Ventidue anni di attesa e di reticenza. Dodici anni di rimaneggiamenti. L’origine delle specie di Darwin non fu soltanto un libro. Fu un romanzo di formazione, un travaglio teorico e umano, un cantiere aperto di idee e di ipotesi. La sua struttura argomentativa “alla rovescia” è peculiare e rivelatrice. Dalle sue pagine traspira la complessa logica della scoperta scientifica del naturalista inglese e il suo metodo misto, tra induttivismo e slanci ipotetico-deduttivi. In questo saggio il capolavoro darwiniano viene scomposto e ricomposto in un modo del tutto inedito, seguendo le sottili tracce delle revisioni apportate dall’autore alle sei edizioni successive dell’Opera, fino all’ultima del 1872. Un meticoloso lavoro di scavo storico e linguistico, con una sequenza analitica di citazioni tradotte ex novo dall’originale, che svela tutto il pluralismo teorico di Darwin, la sua attenzione verso le obiezioni degli avversari, la consapevolezza dei punti deboli, la forza delle evidenze e delle argomentazioni, e soprattutto le predizioni rischiose (alcune poi corroborate, altre smentite) che proiettarono la teoria dell’evoluzione nel futuro della ricerca biologica. L’origine delle specie, riletta da un filosofo della biologia sulla scorta del falsificazionismo sofisticato di Imre Lakatos, smette di essere semplicemente la presentazione di una nuova e rivoluzionaria “teoria”, per diventare la fondazione di un articolato programma di ricerca scientifico, tra funzionalismo e strutturalismo, processi selettivi e discendenza comune, biogeografia ed ecologia, e un’originale filosofia darwiniana delle scienze della vita. Questo libro è al contempo una guida alla lettura e una proposta filosofica e storiografica, che permette di capire oggi il nocciolo teorico del neodarwinismo e l’agenda dei problemi ancora aperti in filosofia della biologia.

Anatomia di una rivoluzione. La logica della scoperta scientifica di Darwin

PIEVANI, DIETELMO
2013

Abstract

Ventidue anni di attesa e di reticenza. Dodici anni di rimaneggiamenti. L’origine delle specie di Darwin non fu soltanto un libro. Fu un romanzo di formazione, un travaglio teorico e umano, un cantiere aperto di idee e di ipotesi. La sua struttura argomentativa “alla rovescia” è peculiare e rivelatrice. Dalle sue pagine traspira la complessa logica della scoperta scientifica del naturalista inglese e il suo metodo misto, tra induttivismo e slanci ipotetico-deduttivi. In questo saggio il capolavoro darwiniano viene scomposto e ricomposto in un modo del tutto inedito, seguendo le sottili tracce delle revisioni apportate dall’autore alle sei edizioni successive dell’Opera, fino all’ultima del 1872. Un meticoloso lavoro di scavo storico e linguistico, con una sequenza analitica di citazioni tradotte ex novo dall’originale, che svela tutto il pluralismo teorico di Darwin, la sua attenzione verso le obiezioni degli avversari, la consapevolezza dei punti deboli, la forza delle evidenze e delle argomentazioni, e soprattutto le predizioni rischiose (alcune poi corroborate, altre smentite) che proiettarono la teoria dell’evoluzione nel futuro della ricerca biologica. L’origine delle specie, riletta da un filosofo della biologia sulla scorta del falsificazionismo sofisticato di Imre Lakatos, smette di essere semplicemente la presentazione di una nuova e rivoluzionaria “teoria”, per diventare la fondazione di un articolato programma di ricerca scientifico, tra funzionalismo e strutturalismo, processi selettivi e discendenza comune, biogeografia ed ecologia, e un’originale filosofia darwiniana delle scienze della vita. Questo libro è al contempo una guida alla lettura e una proposta filosofica e storiografica, che permette di capire oggi il nocciolo teorico del neodarwinismo e l’agenda dei problemi ancora aperti in filosofia della biologia.
2013
9788857516448
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