La mens-imago et la «mémoire métaphysique» dans la réflexion trinitaire de saint Augustin

L’articolo ipotizza che nella riflessione trinitaria di Agostino d’Ippona (354-430) si possa intravedere una memoria implicita del divino, definibile anche come “memoria metafisica”; quest'ultima consisterebbe nel riconoscimento di una orientazione sostanziale della mente umana verso l’intelligibile e l’eterno in ragione della sua naturale connessione con esso. Il contributo pone poi l’attenzione sul fatto che tale concezione sembra tradire delle radici filosofiche che richiamano in qualche misura la teoria porfiriana della natura omeomera dell’intelligibile; secondo tale dottrina esisterebbe una decisiva omogeneità fra gli enti intelligibili (fra le anime e le ragioni intelligibili). Se è vero che per Agostino le anime umane non sono degli esseri divini, tuttavia è possibile riconoscere che egli risponde alle stesse esigenze epistemologiche che animano la teoria di Porfirio, ovvero rendere i principi intelligibili sempre disponibili e attingibili per la mente umana.