L’applicazione geotermica della pompa di calore, basata sull’utilizzo del suolo come sorgente termica a bassa temperatura, è assai attraente in zone ove, durante la stagione invernale, la temperatura dell’aria è minore di quella del suolo. D’altra parte, se il carico invernale al suolo non è bilanciato da un carico estivo di segno opposto, si verifica un fenomeno di lenta ma progressiva deriva termica nel terreno circostante gli scambiatori geotermici. L’argomento è ampiamente dibattuto, ma da qualche tempo sono emerse specifiche esigenze nel contesto specialistico: una maggiore cognizione di causa negli aspetti geologici ed in particolare nella fenomenologia e nella caratterizzazione del moto della falda, che può giocare un ruolo rilevante: sia nell’abbattimento della deriva termica sia, al contrario, nel coinvolgimento di altri campi geotermici nella scia termica generata da uno di essi; la disponibilità di strumenti semplificati per la valutazione della deriva termica che si verifica nel terreno dopo alcuni anni di funzionamento e di altri strumenti per il dimensionamento di massima, ma realistico, del campo geotermico, sia nel caso di scambiatori orizzontali che verticali, in assenza o in presenza di moto di falda. La presente memoria illustra i risultati di attività svolte dagli autori nell’ambito di un progetto di Ricerca di Sistema, finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, in risposta a queste esigenze e a complemento di quanto le norme vigenti suggeriscono.

La Ricerca di sistema e le linee-guida per la progettazione dei campi geotermici per pompe di calore a terreno

DE CARLI, MICHELE;ZARRELLA, ANGELO
2013

Abstract

L’applicazione geotermica della pompa di calore, basata sull’utilizzo del suolo come sorgente termica a bassa temperatura, è assai attraente in zone ove, durante la stagione invernale, la temperatura dell’aria è minore di quella del suolo. D’altra parte, se il carico invernale al suolo non è bilanciato da un carico estivo di segno opposto, si verifica un fenomeno di lenta ma progressiva deriva termica nel terreno circostante gli scambiatori geotermici. L’argomento è ampiamente dibattuto, ma da qualche tempo sono emerse specifiche esigenze nel contesto specialistico: una maggiore cognizione di causa negli aspetti geologici ed in particolare nella fenomenologia e nella caratterizzazione del moto della falda, che può giocare un ruolo rilevante: sia nell’abbattimento della deriva termica sia, al contrario, nel coinvolgimento di altri campi geotermici nella scia termica generata da uno di essi; la disponibilità di strumenti semplificati per la valutazione della deriva termica che si verifica nel terreno dopo alcuni anni di funzionamento e di altri strumenti per il dimensionamento di massima, ma realistico, del campo geotermico, sia nel caso di scambiatori orizzontali che verticali, in assenza o in presenza di moto di falda. La presente memoria illustra i risultati di attività svolte dagli autori nell’ambito di un progetto di Ricerca di Sistema, finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, in risposta a queste esigenze e a complemento di quanto le norme vigenti suggeriscono.
2013
Atti del 30° Convegno AiCARR
9788895620008
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