La capacità di “fare di conto” è stata largamente indagata in svariate specie animali. Tale “matematica non verbale” sembra essere basata sul funzionamento di due sistemi: uno che si occupa dei piccoli (‹3) e l’altro dei “grandi” (>4) numeri. Sul funzionamento dei due sistemi la diatriba scientifica e tutt’ora aperta. Alcune ricerche suggeriscono l’indipendenza dei due sistemi. Bambini di 10-12 mesi pur essendo capaci di discriminare tra piccole (1vs.2, 1vs.3, 2vs.3) e tra grandi numerosità, (8vs.12), non sono capaci di distinguere 1vs.4. Altri studi suggeriscono, invece, una continuità nella rappresentazione numerica: pulcini di pochi giorni di vita sono in grado di risolvere semplici equazioni che richiedono lo svolgimento di addizioni e sottrazioni (4-1) vs.(1+1). Nel presente lavoro, pulcini di pollo domestico, sono stati esposti, subito dopo la schiusa, ad un gruppo di oggetti identici. Al test, gli oggetti venivano separati in due gruppi di differente numerosità (4vs.1, 5vs.1 or 4vs.2), e, in seguito ad una presentazione di un oggetto alla volta, ciascun gruppo era fatto scomparire dietro ad uno di due schermi identici. In tutti i confronti considerati i soggetti approcciavano lo schermo dietro cui era stata nascosta la numerosità più grande, anche quando le variabili quantitative (area o perimetro) erano controllate. I nostri dati suggeriscono che in questa specie esista una continuità nell’elaborazione di piccole e grandi numerosità. La differenza riscontrata con la specie umana richiede ulteriori indagini, che chiariranno le origini e l’evoluzione dei sistemi coinvolti.

Aritmetica precoce: uno studio sul pulcino di pollo domestico (Gallus gallus)

RUGANI, ROSA;REGOLIN, LUCIA
2012

Abstract

La capacità di “fare di conto” è stata largamente indagata in svariate specie animali. Tale “matematica non verbale” sembra essere basata sul funzionamento di due sistemi: uno che si occupa dei piccoli (‹3) e l’altro dei “grandi” (>4) numeri. Sul funzionamento dei due sistemi la diatriba scientifica e tutt’ora aperta. Alcune ricerche suggeriscono l’indipendenza dei due sistemi. Bambini di 10-12 mesi pur essendo capaci di discriminare tra piccole (1vs.2, 1vs.3, 2vs.3) e tra grandi numerosità, (8vs.12), non sono capaci di distinguere 1vs.4. Altri studi suggeriscono, invece, una continuità nella rappresentazione numerica: pulcini di pochi giorni di vita sono in grado di risolvere semplici equazioni che richiedono lo svolgimento di addizioni e sottrazioni (4-1) vs.(1+1). Nel presente lavoro, pulcini di pollo domestico, sono stati esposti, subito dopo la schiusa, ad un gruppo di oggetti identici. Al test, gli oggetti venivano separati in due gruppi di differente numerosità (4vs.1, 5vs.1 or 4vs.2), e, in seguito ad una presentazione di un oggetto alla volta, ciascun gruppo era fatto scomparire dietro ad uno di due schermi identici. In tutti i confronti considerati i soggetti approcciavano lo schermo dietro cui era stata nascosta la numerosità più grande, anche quando le variabili quantitative (area o perimetro) erano controllate. I nostri dati suggeriscono che in questa specie esista una continuità nell’elaborazione di piccole e grandi numerosità. La differenza riscontrata con la specie umana richiede ulteriori indagini, che chiariranno le origini e l’evoluzione dei sistemi coinvolti.
2012
Atti del 25 Convegno Nazionale della Società Italiana di Etologia
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