Il Mezzogiorno è tornato prepotentemente all’attenzione delle scienze territoriali e degli urbanisti, restituendo immagini di un Meridione «plurale» in mutamento che si manifesta in modi diversi, nell’economia, nell’evoluzione della società e nella trasformazione delle città e del territorio. È soprattutto il laborioso impegno delle Regioni nella produzione di nuove leggi urbanistiche a dare il segno della «svolta», mostrando una diversa volontà di governo del territorio e la ricerca di risposte più adeguate alle istanze delle società locali. A tutto ciò si contrappone, però, la resistenza di fenomeni che già hanno inciso sullo sviluppo del territorio nel Sud: dall’inottemperanza dei vincoli e dei piani urbanistici, all’abusivismo ed al deturpamento del patrimonio ambientale, sostenuto anche dalla crescita costante del settore turistico e la permanenza di problematiche a tutt’oggi non risolte. Ne scaturiscono quadri territoriali controversi ed una progressiva divergenza tra pratiche territoriali, tra processi di innovazione normativa (in assenza di un rafforzamento delle istituzioni e dei loro strumenti di governo) e le esperienze di riqualificazione urbanistica (che sembrano spesso derogare agli ordinari strumenti urbanistici); tra un inatteso sviluppo economico (ma in assenza di strategie di grande respiro e di azioni di controllo, temuti come vincoli allo sviluppo) ed una gestione quotidiana e contingente dei processi territoriali ispirata dall’innovazione ma ancora intrisa di inerzie del passato. Di questa realtà in movimento il volume cerca di restituire gli elementi contraddittori dell’innovazione e le persistenti problematiche, introducendo gli studenti ai complessi temi della pianificazione territoriale odierna e cercando di spingere i ricercatori ad una maggiore e diversa attenzione al Mezzogiorno, lontano dalle semplificazioni e dalle “banalizzazioni”.

PIANIFICAZIONE ALLA PROVA NEL MEZZOGIORNO

SAVINO, MICHELANGELO
2005

Abstract

Il Mezzogiorno è tornato prepotentemente all’attenzione delle scienze territoriali e degli urbanisti, restituendo immagini di un Meridione «plurale» in mutamento che si manifesta in modi diversi, nell’economia, nell’evoluzione della società e nella trasformazione delle città e del territorio. È soprattutto il laborioso impegno delle Regioni nella produzione di nuove leggi urbanistiche a dare il segno della «svolta», mostrando una diversa volontà di governo del territorio e la ricerca di risposte più adeguate alle istanze delle società locali. A tutto ciò si contrappone, però, la resistenza di fenomeni che già hanno inciso sullo sviluppo del territorio nel Sud: dall’inottemperanza dei vincoli e dei piani urbanistici, all’abusivismo ed al deturpamento del patrimonio ambientale, sostenuto anche dalla crescita costante del settore turistico e la permanenza di problematiche a tutt’oggi non risolte. Ne scaturiscono quadri territoriali controversi ed una progressiva divergenza tra pratiche territoriali, tra processi di innovazione normativa (in assenza di un rafforzamento delle istituzioni e dei loro strumenti di governo) e le esperienze di riqualificazione urbanistica (che sembrano spesso derogare agli ordinari strumenti urbanistici); tra un inatteso sviluppo economico (ma in assenza di strategie di grande respiro e di azioni di controllo, temuti come vincoli allo sviluppo) ed una gestione quotidiana e contingente dei processi territoriali ispirata dall’innovazione ma ancora intrisa di inerzie del passato. Di questa realtà in movimento il volume cerca di restituire gli elementi contraddittori dell’innovazione e le persistenti problematiche, introducendo gli studenti ai complessi temi della pianificazione territoriale odierna e cercando di spingere i ricercatori ad una maggiore e diversa attenzione al Mezzogiorno, lontano dalle semplificazioni e dalle “banalizzazioni”.
2005
88-464-6304-8
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