Il contatto può essere usato come strategia per ridurre l’inclinazione ad infraumanizzare gli outgroup. Le potenzialità di tale strategia sono dimostrate da studi correlazionali (Capozza et al., 2012), longitudinali (Brown et al., 2007) e sperimentali (Vezzali et al., 2012). I due ultimi studi mostrano come la sorgente del processo sia il contatto che migliora le attribuzioni di umanità. L’evidenza relativa al rapporto causale tra i due termini è comunque scarsa. Per analizzare tale rapporto abbiamo condotto due studi. Nello Studio 1, abbiamo manipolato il contatto usando il compito del manichino. Nella condizione di contatto i partecipanti dovevano muovere il manichino, con cui dovevano identificarsi, verso volti marocchini (72 movimenti di approccio); dovevano invece allontanarlo da uno stimolo neutro (un ovale; 24 movimenti di allontanamento). Nella condizione di controllo, le 72 prove di approccio riguardavano stimoli neutri (esemplari di arredamento) e le 24 prove di allontanamento riguardavano l’ovale. Si è trovato che i tratti unicamente umani erano assegnati più intensamente ai Marocchini nella condizione di contatto che in quella di controllo. L’effetto era, inoltre, mediato dalla cresciuta fiducia per l’outgroup. Nello Studio 2, abbiamo, invece, manipolato l’umanizzazione dell’outgroup usando una tecnica subliminale. In una condizione (Umanizzazione), volti marocchini erano associati a concetti di umanità, nell’altra (Deumanizzazione), erano associati a concetti di animalità. I partecipanti eseguivano, quindi, il compito del manichino: dovevano avvicinarsi o allontanarsi da nomi tipici marocchini. Si è trovato che, nella condizione di Umanizzazione, l’avvicinamento era più veloce dell’allontanamento. In quella di controllo non vi era differenza tra i due movimenti. Nella condizione di Umanizzazione, cioè, si cerca il contatto. I due studi sostengono l’ipotesi di bidirezionalità del rapporto fra contatto e attribuzioni di umanità.

Contatto intergruppi e attribuzioni di umanità: Rapporto di causalità uni- o bidirezionale?

CAPOZZA, DORA;FALVO, ROSSELLA;
2013

Abstract

Il contatto può essere usato come strategia per ridurre l’inclinazione ad infraumanizzare gli outgroup. Le potenzialità di tale strategia sono dimostrate da studi correlazionali (Capozza et al., 2012), longitudinali (Brown et al., 2007) e sperimentali (Vezzali et al., 2012). I due ultimi studi mostrano come la sorgente del processo sia il contatto che migliora le attribuzioni di umanità. L’evidenza relativa al rapporto causale tra i due termini è comunque scarsa. Per analizzare tale rapporto abbiamo condotto due studi. Nello Studio 1, abbiamo manipolato il contatto usando il compito del manichino. Nella condizione di contatto i partecipanti dovevano muovere il manichino, con cui dovevano identificarsi, verso volti marocchini (72 movimenti di approccio); dovevano invece allontanarlo da uno stimolo neutro (un ovale; 24 movimenti di allontanamento). Nella condizione di controllo, le 72 prove di approccio riguardavano stimoli neutri (esemplari di arredamento) e le 24 prove di allontanamento riguardavano l’ovale. Si è trovato che i tratti unicamente umani erano assegnati più intensamente ai Marocchini nella condizione di contatto che in quella di controllo. L’effetto era, inoltre, mediato dalla cresciuta fiducia per l’outgroup. Nello Studio 2, abbiamo, invece, manipolato l’umanizzazione dell’outgroup usando una tecnica subliminale. In una condizione (Umanizzazione), volti marocchini erano associati a concetti di umanità, nell’altra (Deumanizzazione), erano associati a concetti di animalità. I partecipanti eseguivano, quindi, il compito del manichino: dovevano avvicinarsi o allontanarsi da nomi tipici marocchini. Si è trovato che, nella condizione di Umanizzazione, l’avvicinamento era più veloce dell’allontanamento. In quella di controllo non vi era differenza tra i due movimenti. Nella condizione di Umanizzazione, cioè, si cerca il contatto. I due studi sostengono l’ipotesi di bidirezionalità del rapporto fra contatto e attribuzioni di umanità.
2013
Atti Congresso AIP - Sezione di Psicologia Sociale - 25-28 settembre 2013 - Padova
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