Il paesaggio, inteso come il risultato dell’interazione fra le esigenze e le attività della società umana e le opportunità e i vincoli che il territorio offre e pone a esse con le sue componenti naturali abiotiche e biotiche, è in continua, inevitabile evoluzione. Se da un lato non può, pertanto, essere imbalsamato, dall’altro è necessario che la sua evoluzione sia indirizzata positivamente, comprendendo il ruolo esercitato dalle varie attività umane e orientandole opportunamente. E’ in tale prospettiva che questo testo affronta il rapporto fra zootecnia e paesaggio. Ampie zone rurali del Paese sono, infatti, caratterizzate da condizioni morfologiche e climatiche che le rendono idonee, più che all’agricoltura, all’allevamento, su cui si sono conseguenza improntati moduli architettonici, modelli culturali e metodi di utilizzo delle superfici agro-forestali che hanno creato veri e propri “paesaggi zootecnici”. Maurizio Ramanzin e Luca Battaglini considerano il paesaggio alpino, esaminando come scenari alternativi di evoluzione dei sistemi zootecnici che l’hanno modellato potrebbero influenzare i beni e servizi che esso offre alla società, partendo dalla produzione di alimenti di elevata qualità, passando per il contributo alla protezione dai dissesti e alla conservazione della biodiversità, e terminando con la valorizzazione culturale ed estetico-ricreativa.
Il paesaggio agro-zootecnico e silvo-pastorale della montagna alpina
RAMANZIN, MAURIZIO;
2014
Abstract
Il paesaggio, inteso come il risultato dell’interazione fra le esigenze e le attività della società umana e le opportunità e i vincoli che il territorio offre e pone a esse con le sue componenti naturali abiotiche e biotiche, è in continua, inevitabile evoluzione. Se da un lato non può, pertanto, essere imbalsamato, dall’altro è necessario che la sua evoluzione sia indirizzata positivamente, comprendendo il ruolo esercitato dalle varie attività umane e orientandole opportunamente. E’ in tale prospettiva che questo testo affronta il rapporto fra zootecnia e paesaggio. Ampie zone rurali del Paese sono, infatti, caratterizzate da condizioni morfologiche e climatiche che le rendono idonee, più che all’agricoltura, all’allevamento, su cui si sono conseguenza improntati moduli architettonici, modelli culturali e metodi di utilizzo delle superfici agro-forestali che hanno creato veri e propri “paesaggi zootecnici”. Maurizio Ramanzin e Luca Battaglini considerano il paesaggio alpino, esaminando come scenari alternativi di evoluzione dei sistemi zootecnici che l’hanno modellato potrebbero influenzare i beni e servizi che esso offre alla società, partendo dalla produzione di alimenti di elevata qualità, passando per il contributo alla protezione dai dissesti e alla conservazione della biodiversità, e terminando con la valorizzazione culturale ed estetico-ricreativa.Pubblicazioni consigliate
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