Un libro di favole, uno di teoria politica, un compendio di conoscenze e citazioni, un libro di poesie, uno di dialoghi, due di satire, un altro di teoria della traduzione poetica, ed un libro, come gli Essais, di condivisione del sé, il libro della «communication» dei propri pensieri, partito alla ricerca di un onesto lettore cui offrire, ogni tanto, una «sapientia»: insieme, dimostrano – come ha recentemente spiegato Warren Boutcher – che il libro materializza ogni sorta di azione. Insieme, questi libri, chiamati in causa, letti e tenuti in mano nel corso della seconda edizione dei Seminari di storia della lettura, materializzano quella che Boutcher, definisce l’«agentivité sociale» dell’oggetto-libro. Come poté fare Montaigne con oggetti che gli venivano dal passato, con la Theologia naturalis di Sabunde, con i classici greci e latini, anche gli onesti lettori che hanno lavorato per questi Seminari hanno usufruito del libro «comme d’une sorte de signe naturel (un indice) de l’agentivité sociale, des qualités et de la conversation d’une personne donnée». Si sono collocati al punto d’arrivo, sempre provvisorio, di una storia della lettura delle favole, della teoria politica, dei compendi di citazioni, lettura della poesia, dei dialoghi, delle satire…, degli Essais. Anna Bettoni spiega in questa Prefazione come, insieme, studenti, giovani studiosi e specialisti, hanno sperimentato l’ambiziosa consapevolezza di costituire, in aula, una piccola comunità interpretativa, che entro il proprio territorio tracciava il suo percorso di lettura, si appropriava dei testi, li investiva delle proprie attese.

Prefazione. "Toccare con mano: l’universo del Cinquecento per lo studio universitario a Padova".

BETTONI, ANNA
2013

Abstract

Un libro di favole, uno di teoria politica, un compendio di conoscenze e citazioni, un libro di poesie, uno di dialoghi, due di satire, un altro di teoria della traduzione poetica, ed un libro, come gli Essais, di condivisione del sé, il libro della «communication» dei propri pensieri, partito alla ricerca di un onesto lettore cui offrire, ogni tanto, una «sapientia»: insieme, dimostrano – come ha recentemente spiegato Warren Boutcher – che il libro materializza ogni sorta di azione. Insieme, questi libri, chiamati in causa, letti e tenuti in mano nel corso della seconda edizione dei Seminari di storia della lettura, materializzano quella che Boutcher, definisce l’«agentivité sociale» dell’oggetto-libro. Come poté fare Montaigne con oggetti che gli venivano dal passato, con la Theologia naturalis di Sabunde, con i classici greci e latini, anche gli onesti lettori che hanno lavorato per questi Seminari hanno usufruito del libro «comme d’une sorte de signe naturel (un indice) de l’agentivité sociale, des qualités et de la conversation d’une personne donnée». Si sono collocati al punto d’arrivo, sempre provvisorio, di una storia della lettura delle favole, della teoria politica, dei compendi di citazioni, lettura della poesia, dei dialoghi, delle satire…, degli Essais. Anna Bettoni spiega in questa Prefazione come, insieme, studenti, giovani studiosi e specialisti, hanno sperimentato l’ambiziosa consapevolezza di costituire, in aula, una piccola comunità interpretativa, che entro il proprio territorio tracciava il suo percorso di lettura, si appropriava dei testi, li investiva delle proprie attese.
2013
Seminari di storia della lettura e della ricezione, tra Italia e Francia, nel Cinquecento, Collana a cura di Anna Bettoni
9788867870851
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