Seconda parte delle Rime Volgari (Venezia 1549), le Rime Diverse di Ludovico Pascale (1500?-1551) rappresentano una tappa importante nella ricezione adriatico-orientale del petrarchismo peninsulare, costituendone, assieme al canzoniere erotico della prima parte, una delle manifestazioni esemplari nell'area strategica delle Bocche di Cattaro, patria dell'autore, sotto la sfera d'influenza della Serenissima. L'elogio ai ventisei dedicatari che vi si rinviene, mentre offre struttura organica al disomogeneo corpus testuale, evidenzia il ruolo di interlocutore d'eccezione svolto dall'autore fra le due sponde adriatiche; quello da lui esercitato nella tradizione letteraria di Cattaro in particolare. Legata a motivi, luoghi, eventi e personaggi con Venezia strettamente connessi, la cornice della Laus Venetiae che declina il piccolo corpus ne rende ragione come di un "microcanzoniere", ugualmente coeso con il canzoniere erotico con cui viene editorialmente alla luce, e con i Carmina latini di due anni più tardi (1551), nell'un caso come nell'altro attestando l'adesione alla comune poetica, fondata sulla moderna rivisitazione dell'Antico, alla base della sperimentazione dell'uno come dell'altro codice della scrittura.
Della laude soave cibo dei nomi degni d'onori. Sulle Rime Diverse di Ludovico Pascale
BORSETTO, LUCIANA
2013
Abstract
Seconda parte delle Rime Volgari (Venezia 1549), le Rime Diverse di Ludovico Pascale (1500?-1551) rappresentano una tappa importante nella ricezione adriatico-orientale del petrarchismo peninsulare, costituendone, assieme al canzoniere erotico della prima parte, una delle manifestazioni esemplari nell'area strategica delle Bocche di Cattaro, patria dell'autore, sotto la sfera d'influenza della Serenissima. L'elogio ai ventisei dedicatari che vi si rinviene, mentre offre struttura organica al disomogeneo corpus testuale, evidenzia il ruolo di interlocutore d'eccezione svolto dall'autore fra le due sponde adriatiche; quello da lui esercitato nella tradizione letteraria di Cattaro in particolare. Legata a motivi, luoghi, eventi e personaggi con Venezia strettamente connessi, la cornice della Laus Venetiae che declina il piccolo corpus ne rende ragione come di un "microcanzoniere", ugualmente coeso con il canzoniere erotico con cui viene editorialmente alla luce, e con i Carmina latini di due anni più tardi (1551), nell'un caso come nell'altro attestando l'adesione alla comune poetica, fondata sulla moderna rivisitazione dell'Antico, alla base della sperimentazione dell'uno come dell'altro codice della scrittura.Pubblicazioni consigliate
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