Il volume, attraverso una puntuale analisi della più recente letteratura internazionale, presenta una riflessione sociologica sui temi dell’identità e del riconoscimento, contestualizzati nella mutevole società dei consumi, dove convivono ecletticamente spazi di espressione identitaria e di annichilimento del soggetto. Il riconoscimento è stato recentemente recuperato dai teorici della politica, dai sociologi, dai filosofi morali e dagli studiosi interessati a indagare lo sviluppo dell’identità e delle rivendicazioni politiche. Il concetto di riconoscimento esprime il bisogno sociale di essere compresi come soggettività politica e sociale e come individualità. Utilizzare la lente del riconoscimento per indagare il consumo e la cultura materiale permette di comprendere, da una prospettiva originale, la costruzione dell’identità mediata dalla società dei consumi. Il consumo è infatti un’azione di riconoscimento sociale che coinvolge tutti i soggetti, pur manifestandosi con maggiore evidenza nei comportamenti assunti dai migranti dentro e fuori dalle reti comunitarie e attraverso il fenomeno del consumo critico. Da un lato le merci e gli oggetti sono unità minime di comunicazione, che manifestano la richiesta di riconoscimento dell’identità personale e sociale, e dall’altro sono la prova empirica dell’influenza della società dei consumi sulla costruzione identitaria. La duplice prospettiva del concetto, ovvero la richiesta di riconoscimento e il potere di riconoscere, fornisce un modello molto proficuo per analizzare i rapporti di reciprocità e di dipendenza attivati nel processo di socializzazione ai consumi e resi visibili dalla cultura materiale.

Il consumo come spazio di riconoscimento sociale

SETIFFI, FRANCESCA
2013

Abstract

Il volume, attraverso una puntuale analisi della più recente letteratura internazionale, presenta una riflessione sociologica sui temi dell’identità e del riconoscimento, contestualizzati nella mutevole società dei consumi, dove convivono ecletticamente spazi di espressione identitaria e di annichilimento del soggetto. Il riconoscimento è stato recentemente recuperato dai teorici della politica, dai sociologi, dai filosofi morali e dagli studiosi interessati a indagare lo sviluppo dell’identità e delle rivendicazioni politiche. Il concetto di riconoscimento esprime il bisogno sociale di essere compresi come soggettività politica e sociale e come individualità. Utilizzare la lente del riconoscimento per indagare il consumo e la cultura materiale permette di comprendere, da una prospettiva originale, la costruzione dell’identità mediata dalla società dei consumi. Il consumo è infatti un’azione di riconoscimento sociale che coinvolge tutti i soggetti, pur manifestandosi con maggiore evidenza nei comportamenti assunti dai migranti dentro e fuori dalle reti comunitarie e attraverso il fenomeno del consumo critico. Da un lato le merci e gli oggetti sono unità minime di comunicazione, che manifestano la richiesta di riconoscimento dell’identità personale e sociale, e dall’altro sono la prova empirica dell’influenza della società dei consumi sulla costruzione identitaria. La duplice prospettiva del concetto, ovvero la richiesta di riconoscimento e il potere di riconoscere, fornisce un modello molto proficuo per analizzare i rapporti di reciprocità e di dipendenza attivati nel processo di socializzazione ai consumi e resi visibili dalla cultura materiale.
2013
9788820478599
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