Le impronte della Über-marionette. Tracce di teoria sull'attore in "The drama for fools" di E.G. Craig

Paola Degli Esposti analizza due drammi per marionette di Edward Gordon Craig, "Romeo and Juliet" e "Blue Sky". Dopo aver preso in considerazione i riferimenti metateatrali più espliciti al loro interno - fra cui, ad esempio, allusioni alla recitazione, alla biografia di Craig e alle sue critiche al teatro contemporaneo, alla sua concezione dell'arte teatrale - l'autrice si concentra su alcuni motivi sotterranei. I collegamenti dell'esperienza berlinese, nel 1905, con i due drammi e la rilevanza del dramma "Where there is Nothing" di W.B. Yeats per l'interpretazione di "Blue Sky" sono elementi fondamentali della sua analisi; le riflessioni di Craig sulla Commedia dell'arte, inoltre, emergono quali strumenti essenziali per lo studio dei due testi. La tesi proposta è che nelle due pièces si possa osservare una drammatizzazione di "The Actor and the Über-Marionette" e della teoria recitativa di Craig più in generale, celata sotto una coltre di riferimenti metateatrali. Secondo l'autrice, "Romeo and Juliet" inscenerebbe l'antico periodo di crisi nella storia del teatro in cui la marionetta perse la propria aura sacrale ed ebbe inizio la spettacolarità umana, così come viene ritratto da Craig nel suo saggio, mentre "Blue Sky" rappresenterebbe la celebrazione del trionfo della Über-Marionette.