Adele Zara è stata proclamata “Giusta tra le Nazioni” dallo Stato di Israele nel 1996 per avere salvato la famiglia ebraica Levi durante le persecuzioni nazi-fasciste del 1943-1945. Dopo l’8 settembre 1943, migliaia di ebrei poterono salvarsi -malgrado la caccia all’ebreo messa in atto dalle autorità tedesche e italiane, malgrado la difficoltà di vivere in clandestinità- per lo sviluppo di un ampio movimento di resistenza civile all’interno del quale emersero i “Giusti”, che ci ricordano che è sempre possibile scegliere individualmente il bene anche quando il progetto politico dello Stato contempla il genocidio. A partire dalla specifica vicenda Zara-Levi, il libro discute le ragioni di una scelta consapevole e coraggiosa di salvazione in un contesto difficile e pericoloso dal punto di vista sociale, politico e militare, e sviluppa una riflessione non solo sulla responsabilità e le colpe di chi è stato coevo di quelle vicende ma anche sulla responsabilità di chi è nato dopo quella tragedia, sulla responsabilità della società e delle Istituzioni dell’Italia repubblicana nei confronti delle comunità ebraiche perseguitate dal fascismo monarchico e dal fascismo collaborazionista della RSI.

Adele Zara, Giusta tra le Nazioni. Adele Zara, Righteous among the Nations. אדלה זרה ז''ל, חסידת אומות העולם La persecuzione e la salvazione degli ebrei dal 1938 al 1945. La responsabilità degli italiani e delle Istituzioni della Repubblica dopo il 1945

VOLPE, POMPEO;
2014

Abstract

Adele Zara è stata proclamata “Giusta tra le Nazioni” dallo Stato di Israele nel 1996 per avere salvato la famiglia ebraica Levi durante le persecuzioni nazi-fasciste del 1943-1945. Dopo l’8 settembre 1943, migliaia di ebrei poterono salvarsi -malgrado la caccia all’ebreo messa in atto dalle autorità tedesche e italiane, malgrado la difficoltà di vivere in clandestinità- per lo sviluppo di un ampio movimento di resistenza civile all’interno del quale emersero i “Giusti”, che ci ricordano che è sempre possibile scegliere individualmente il bene anche quando il progetto politico dello Stato contempla il genocidio. A partire dalla specifica vicenda Zara-Levi, il libro discute le ragioni di una scelta consapevole e coraggiosa di salvazione in un contesto difficile e pericoloso dal punto di vista sociale, politico e militare, e sviluppa una riflessione non solo sulla responsabilità e le colpe di chi è stato coevo di quelle vicende ma anche sulla responsabilità di chi è nato dopo quella tragedia, sulla responsabilità della società e delle Istituzioni dell’Italia repubblicana nei confronti delle comunità ebraiche perseguitate dal fascismo monarchico e dal fascismo collaborazionista della RSI.
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