Il saggio costituisce il primo capitolo di un volume dedicato allo studio della casa del fascio nel territorio della provincia di Padova. L’operato della federazione di Padova del Partito nazionale fascista è approfondito nella specifica realtà dei centotré (al tempo centoquattro) paesi e cittadine dell’area del Brenta, del Cittadellese, dell’intorno di Camposampiero, della Saccisica, del Conselvano, del Monselicese, del territorio di Este e di Montagnana, dell’area dei colli Euganei, e nel contesto dei dodici quartieri in cui dal 1936 è suddivisa la città di Padova. Ancora oggi l’immagine degli abitati è spesso segnata dai manufatti edilizi che, tra gli anni venti e trenta, i programmi dei federali e i progetti degli architetti e degli ingegneri hanno contribuito a erigere nelle piazze dei borghi. Trentaquattro sono gli edifici già sedi del partito nazionale fascista ancora rintracciabili nel territorio padovano. Il consolidamento delle strutture del partito fascista nei singoli contesti viene posto in relazione con la presenza nelle piazze pubbliche delle architetture dello Stato e della Chiesa, mentre un successivo confronto tra l’assetto dei centri abitati negli anni del fascismo e nel periodo postbellico introduce a considerazioni riguardanti la scala urbana e lo stato attuale. L’iniziativa proposta in questo volume prende forma dal coordinamento di otto tesi di laurea triennale in Ingegneria Edile, discusse presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova negli aa.aa. 2007-08, 2008-09, 2009-10. Gli allora laureandi - Gianluca Battocchio, Annaceleste Bortoletto, Francesca Grassetto, Nicoletta Mantoan, Filippo Mazzucato, Francesco Pasqualin, Laura Permunian, Simone Torresin - hanno lavorato occupandosi, entro un quadro di riferimento unitario, di ambiti territoriali specifici, raccogliendo memorie dai testimoni del tempo e individuando materiale iconografico in molti casi inedito. Enrico Pietrogrande è anche autore di trentasei delle centosedici schede dedicate ai comuni della provincia e ai quartieri del capoluogo.
Architettura del fascismo nel territorio
PIETROGRANDE, ENRICO
2014
Abstract
Il saggio costituisce il primo capitolo di un volume dedicato allo studio della casa del fascio nel territorio della provincia di Padova. L’operato della federazione di Padova del Partito nazionale fascista è approfondito nella specifica realtà dei centotré (al tempo centoquattro) paesi e cittadine dell’area del Brenta, del Cittadellese, dell’intorno di Camposampiero, della Saccisica, del Conselvano, del Monselicese, del territorio di Este e di Montagnana, dell’area dei colli Euganei, e nel contesto dei dodici quartieri in cui dal 1936 è suddivisa la città di Padova. Ancora oggi l’immagine degli abitati è spesso segnata dai manufatti edilizi che, tra gli anni venti e trenta, i programmi dei federali e i progetti degli architetti e degli ingegneri hanno contribuito a erigere nelle piazze dei borghi. Trentaquattro sono gli edifici già sedi del partito nazionale fascista ancora rintracciabili nel territorio padovano. Il consolidamento delle strutture del partito fascista nei singoli contesti viene posto in relazione con la presenza nelle piazze pubbliche delle architetture dello Stato e della Chiesa, mentre un successivo confronto tra l’assetto dei centri abitati negli anni del fascismo e nel periodo postbellico introduce a considerazioni riguardanti la scala urbana e lo stato attuale. L’iniziativa proposta in questo volume prende forma dal coordinamento di otto tesi di laurea triennale in Ingegneria Edile, discusse presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova negli aa.aa. 2007-08, 2008-09, 2009-10. Gli allora laureandi - Gianluca Battocchio, Annaceleste Bortoletto, Francesca Grassetto, Nicoletta Mantoan, Filippo Mazzucato, Francesco Pasqualin, Laura Permunian, Simone Torresin - hanno lavorato occupandosi, entro un quadro di riferimento unitario, di ambiti territoriali specifici, raccogliendo memorie dai testimoni del tempo e individuando materiale iconografico in molti casi inedito. Enrico Pietrogrande è anche autore di trentasei delle centosedici schede dedicate ai comuni della provincia e ai quartieri del capoluogo.Pubblicazioni consigliate
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