Scopo del presente contributo è dare notizia di alcuni oggetti veneziani recanti miniature sotto cristallo realizzati tra la fine del XIII secolo e i primi decenni del XIV attualmente conservati in area adriatica. Due reliquiari si trovano in territorio istriano (uno a Dignano/Vodnjan nella chiesa di San Biagio e l’altro a Montona/Motovun nella chiesa di Santo Stefano), una coperta di codice si conserva all’Esposizione permanente d’arte sacra a Zara e una mitria è custodita nel Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo a Traù/Trogir. Nello specifico verrà analizzata quest’ultima, tessuta in velluto rosso cremisi e taffetas ricamato. Al centro del copricapo campeggiano due ricami rappresentanti da un lato la Vergine col Bambino, dall’altro un Santo benedicente mentre ai lati di questi stanno quattro tondi (due per parte) con miniature sotto cristallo di rocca, incorniciati da un motivo metallico cordonato e da piccole pietre preziose disposte tutte intorno. Le miniature raffigurano Cristo benedicente a mezzobusto e tre simboli degli Evangelisti: il toro che rappresenta Luca, l’aquila di Giovanni (rovinata) e l’angelo che sta per Matteo. Alcuni elementi utili per una datazione del manufatto si possono trarre proprio dall’esame stilistico di queste ultime. La figura di Cristo, in particolare, possiede lo stesso trattamento riscontrato nelle miniature del piede di una croce al Museo della Collegiata di San Candido. Proporremmo perciò una realizzazione nei primi decenni del Trecento, sulla base dei confronti stilistici proposti e come confermerebbe anche un recente esame tecnico condotto sull’apparato tessile della mitria.

Miniature sotto cristallo nell’area adriatico-orientale

SPIANDORE, SILVIA
In corso di stampa

Abstract

Scopo del presente contributo è dare notizia di alcuni oggetti veneziani recanti miniature sotto cristallo realizzati tra la fine del XIII secolo e i primi decenni del XIV attualmente conservati in area adriatica. Due reliquiari si trovano in territorio istriano (uno a Dignano/Vodnjan nella chiesa di San Biagio e l’altro a Montona/Motovun nella chiesa di Santo Stefano), una coperta di codice si conserva all’Esposizione permanente d’arte sacra a Zara e una mitria è custodita nel Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo a Traù/Trogir. Nello specifico verrà analizzata quest’ultima, tessuta in velluto rosso cremisi e taffetas ricamato. Al centro del copricapo campeggiano due ricami rappresentanti da un lato la Vergine col Bambino, dall’altro un Santo benedicente mentre ai lati di questi stanno quattro tondi (due per parte) con miniature sotto cristallo di rocca, incorniciati da un motivo metallico cordonato e da piccole pietre preziose disposte tutte intorno. Le miniature raffigurano Cristo benedicente a mezzobusto e tre simboli degli Evangelisti: il toro che rappresenta Luca, l’aquila di Giovanni (rovinata) e l’angelo che sta per Matteo. Alcuni elementi utili per una datazione del manufatto si possono trarre proprio dall’esame stilistico di queste ultime. La figura di Cristo, in particolare, possiede lo stesso trattamento riscontrato nelle miniature del piede di una croce al Museo della Collegiata di San Candido. Proporremmo perciò una realizzazione nei primi decenni del Trecento, sulla base dei confronti stilistici proposti e come confermerebbe anche un recente esame tecnico condotto sull’apparato tessile della mitria.
In corso di stampa
Letteratura, arte, cultura italiana tra le due sponde dell'Adriatico
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