L’edizione critica del corpus frottolistico di Ottaviano Petrucci (1504-1514) intende mettere a disposizione degli studiosi, dei musicisti e degli esecutori una sezione consistente di quella straordinaria letteratura poetico-musicale che, tra Quattro e Cinquecento, si diffuse nelle corti dell’Italia settentrionale. Dopo la pubblicazione dei Libri sexto, septimo, octavo, nono e undecimo, ad opera rispettivamente di Antonio Lovato, Lucia Boscolo, Francesco Facchin, Francesco Luisi e Giovanni Zanovello, il Libro primo rappresenta l’esito più aggiornato e completo finora raggiunto da questa impresa editoriale, ottenuto aggiornando i criteri sulla base delle problematiche poste innanzi tutto dai testi che costituiscono un impasto linguistico unico, dove la varietà e l’espressività degli idiomi volgari si mescolano con le ricercatezze lessicali della lirica colta e con il modello della lingua latina, le variazioni e le citazioni dotte si intersecano con quelle popolari e con i detti e le sentenze paremiologiche, mentre la sperimentazione metrica si alterna al recupero di forme tipiche dell’Ars nova del Trecento e della cultura classica. La particolare natura dei testi ha consigliato di adottare il criterio conservativo, per non snaturare un linguaggio ricco e vivace, documento unico del primo tentativo di costruire una poesia in volgare degna di essere intonata polifonicamente. Tuttavia, affinché numerosi brani non risultino incomprensibili e ardui da eseguire, senza rinunciare ai criteri scientifici sono stati introdotti diversi correttivi, unendo al rigore filologico procedimenti utili a una consultazione più funzionale all’intelligibilità delle composizioni. Gli elementi distintivi, relativi a testo e musica di ciascuna frottola sono stati riuniti in singole schede che comprendono: l’apparato critico, accresciuto e aggiornato sulla base delle informazioni di nuova acquisizione e di quelle desunte dai numerosi studi specialistici degli ultimi decenni; le note ai testi e alle musiche, ordinate sistematicamente per fornire i riscontri necessari a una piena comprensione delle poesie nelle loro specificità sintattico-lessicali e a una corretta interpretazione dei processi di formazione e sviluppo delle intonazioni; le osservazioni, organizzate per discutere gli aspetti che possono contribuire a scoprire il significato di queste composizioni in rapporto non solo all’intero corpus frottolistico di Petrucci, ma anche al contesto culturale e sociale al quale in origine erano destinate; le relative trascrizioni musicali, realizzate semplificando l’ordinamento in battute e riducendo la suddivisione delle misure ai più comuni tempi semplici e composti. La richiesta di sottoporre l’edizione integrale dei testi alla notazione musicale, esigenza avvertita in particolare dagli esecutori, è stata risolta aggiungendo più stanze alle trascrizioni musicali, quando tecnicamente possibile, ma soprattutto predisponendo un’appendice in cui l’intero testo poetico di ogni singola composizione è sottoposto alla linea melodica della voce del Canto. Il progetto iniziale prevedeva che l’edizione critica delle frottole di Petrucci si concludesse con l’edizione del Libro quinto, in fase di elaborazione. L’esperienza acquisita, la metodologia maturata e la quantità di nuove informazioni ora disponibili, invece, hanno reso evidente l’esigenza di rimettere mano anche ai primi quattro libri, oggetto delle edizioni parziali curate da Rudolf Schwartz (1935) e da Gaetano Cesari, Raffaello Monterosso e Benvenuto Disertori (1954). Non è solo una questione di colmare i limiti di quelle imprese pionieristiche: si tratta di restituire l’intero corpus sulla base di dati certi, criteri condivisi e analisi rigorose dei contenuti.

Frottole libro primo. Ottaviano Petrucci, Venezia 1504

DI ZIO, CRISTINA;LOVATO, ANTONIO
2013

Abstract

L’edizione critica del corpus frottolistico di Ottaviano Petrucci (1504-1514) intende mettere a disposizione degli studiosi, dei musicisti e degli esecutori una sezione consistente di quella straordinaria letteratura poetico-musicale che, tra Quattro e Cinquecento, si diffuse nelle corti dell’Italia settentrionale. Dopo la pubblicazione dei Libri sexto, septimo, octavo, nono e undecimo, ad opera rispettivamente di Antonio Lovato, Lucia Boscolo, Francesco Facchin, Francesco Luisi e Giovanni Zanovello, il Libro primo rappresenta l’esito più aggiornato e completo finora raggiunto da questa impresa editoriale, ottenuto aggiornando i criteri sulla base delle problematiche poste innanzi tutto dai testi che costituiscono un impasto linguistico unico, dove la varietà e l’espressività degli idiomi volgari si mescolano con le ricercatezze lessicali della lirica colta e con il modello della lingua latina, le variazioni e le citazioni dotte si intersecano con quelle popolari e con i detti e le sentenze paremiologiche, mentre la sperimentazione metrica si alterna al recupero di forme tipiche dell’Ars nova del Trecento e della cultura classica. La particolare natura dei testi ha consigliato di adottare il criterio conservativo, per non snaturare un linguaggio ricco e vivace, documento unico del primo tentativo di costruire una poesia in volgare degna di essere intonata polifonicamente. Tuttavia, affinché numerosi brani non risultino incomprensibili e ardui da eseguire, senza rinunciare ai criteri scientifici sono stati introdotti diversi correttivi, unendo al rigore filologico procedimenti utili a una consultazione più funzionale all’intelligibilità delle composizioni. Gli elementi distintivi, relativi a testo e musica di ciascuna frottola sono stati riuniti in singole schede che comprendono: l’apparato critico, accresciuto e aggiornato sulla base delle informazioni di nuova acquisizione e di quelle desunte dai numerosi studi specialistici degli ultimi decenni; le note ai testi e alle musiche, ordinate sistematicamente per fornire i riscontri necessari a una piena comprensione delle poesie nelle loro specificità sintattico-lessicali e a una corretta interpretazione dei processi di formazione e sviluppo delle intonazioni; le osservazioni, organizzate per discutere gli aspetti che possono contribuire a scoprire il significato di queste composizioni in rapporto non solo all’intero corpus frottolistico di Petrucci, ma anche al contesto culturale e sociale al quale in origine erano destinate; le relative trascrizioni musicali, realizzate semplificando l’ordinamento in battute e riducendo la suddivisione delle misure ai più comuni tempi semplici e composti. La richiesta di sottoporre l’edizione integrale dei testi alla notazione musicale, esigenza avvertita in particolare dagli esecutori, è stata risolta aggiungendo più stanze alle trascrizioni musicali, quando tecnicamente possibile, ma soprattutto predisponendo un’appendice in cui l’intero testo poetico di ogni singola composizione è sottoposto alla linea melodica della voce del Canto. Il progetto iniziale prevedeva che l’edizione critica delle frottole di Petrucci si concludesse con l’edizione del Libro quinto, in fase di elaborazione. L’esperienza acquisita, la metodologia maturata e la quantità di nuove informazioni ora disponibili, invece, hanno reso evidente l’esigenza di rimettere mano anche ai primi quattro libri, oggetto delle edizioni parziali curate da Rudolf Schwartz (1935) e da Gaetano Cesari, Raffaello Monterosso e Benvenuto Disertori (1954). Non è solo una questione di colmare i limiti di quelle imprese pionieristiche: si tratta di restituire l’intero corpus sulla base di dati certi, criteri condivisi e analisi rigorose dei contenuti.
2013
9788867871148
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2827205
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact