Governo e Prestazioni nelle Fondazioni ed Enti di Erogazione: mecenati o filantropi locali?

Il dibattito nazionale e internazionale sulle grant-making foundations è tendenzialmente unanime nel riconoscere l’importante e insostituibile ruolo filantropico di questi istituti che affiancano e integrano l’attività dello Stato in quegli ambiti nei quali è opportuna e urgente un’azione di sussidiarietà finanziata con risorse private. L’origine privata di questi istituti, la marcata aziendalità del loro operato e l’orientamento verso i risultati favoriscono, tuttavia, il prevalere di un quadro teorico che sostituisce alla stereotipata filantropia tradizionale del «buon padre di famiglia» e/o «dell’imprenditore/banchiere illuminato» modelli, anche sofisticati, che delineano le caratteristiche di una filantropia strategica (strategic philanthropy) qualora l’agire aziendale ispiri in maniera organica e completa l’azione di queste organizzazioni. Coerentemente la domanda di ricerca affrontata da questo contributo è la seguente: come si configura il governo delle fondazioni di erogazione italiane e quali sono gli elementi del governo di una fondazione che meglio di altri ne caratterizzano una impostazione strategica finalizzata alla creazione di valore sociale?