Questa tesi di dottorato fornisce strategie di progetto finalizzate a controllare le trasformazioni prodotte in luoghi e paesaggi di montagna in seguito alla realizzazione di strade. Tali strategie sono basate sull’attivazione di potenzialità inespresse dai luoghi, pur compromessi, caratterizzati dalla presenza di strade. Con l’espressione potenzialità inespresse si intendono funzioni, attitudini, usi che durante il processo di realizzazione della strada non trovano o non hanno trovato una corrispondente soluzione progettuale. E’ convinzione argomentata nella tesi che questi vuoti progettuali possano essere utilmente risolti da un progetto di architettura, ottenendo così due risultati: creare un legame tra luoghi, paesaggio e strada e consolidare la partecipazione della disciplina architettonica in un campo che la vede oggi meno integrata di altre. In paesaggi di montagna le trasformazioni sono caratterizzate e condizionate dalla morfologia e dall’orografia del territorio attraversato: il fattore dimensionale che più influisce in tal senso è la verticalità degli spazi. Tale specificità è discussa nella tesi attraverso l’analisi di tratti di strada, nodi o altre situazioni infrastrutturali, classificate in base alla condizione orografica in cui si trovano: alta montagna, pendenza o fondo valle. Le specificità che caratterizzano queste tre condizioni sono evidenziate attraverso l’analisi della sezione trasversale, evidenziando le potenzialità dello spazio in relazione alle sue dimensioni verticali. La maggior parte dei casi studio sono ricavati dall’area geografica del Trentino Alto Adige, regione italiana caratterizzata da paesaggi di montagna. Altri casi studio sono ricavati da altre regioni italiane o esperienze in contesto internazionale. Le strategie proposte sono basate sull’interpretazione della dimensione verticale (dislivello, sovrapposizione, pendenza) degli spazi riproponibili in casi di strade di montagna. Tali strategie possono essere applicate in qualsiasi fase della produzione di una strada, dalla ideazione alla progettazione alla realizzazione. Inoltre, e si suppone che questo sia il caso più frequente, possono essere applicate ex post, quando la strada è costruita, intervenendo a modificare una situazione già in essere. E’ forse questo ultimo aspetto a costituire una base per estendere la ricerca a contesti diversi da quello montano: a partire dall’interpretazione delle dimensioni caratteristiche degli spazi lungo le strade, il ruolo dell’architetto nella progettazione di strade appare fondamentale soprattutto nella loro fase di post-produzione.

Roads and Verticality. Strategies and design in mountain landscape

SIVIERO, LUIGI
2012

Abstract

Questa tesi di dottorato fornisce strategie di progetto finalizzate a controllare le trasformazioni prodotte in luoghi e paesaggi di montagna in seguito alla realizzazione di strade. Tali strategie sono basate sull’attivazione di potenzialità inespresse dai luoghi, pur compromessi, caratterizzati dalla presenza di strade. Con l’espressione potenzialità inespresse si intendono funzioni, attitudini, usi che durante il processo di realizzazione della strada non trovano o non hanno trovato una corrispondente soluzione progettuale. E’ convinzione argomentata nella tesi che questi vuoti progettuali possano essere utilmente risolti da un progetto di architettura, ottenendo così due risultati: creare un legame tra luoghi, paesaggio e strada e consolidare la partecipazione della disciplina architettonica in un campo che la vede oggi meno integrata di altre. In paesaggi di montagna le trasformazioni sono caratterizzate e condizionate dalla morfologia e dall’orografia del territorio attraversato: il fattore dimensionale che più influisce in tal senso è la verticalità degli spazi. Tale specificità è discussa nella tesi attraverso l’analisi di tratti di strada, nodi o altre situazioni infrastrutturali, classificate in base alla condizione orografica in cui si trovano: alta montagna, pendenza o fondo valle. Le specificità che caratterizzano queste tre condizioni sono evidenziate attraverso l’analisi della sezione trasversale, evidenziando le potenzialità dello spazio in relazione alle sue dimensioni verticali. La maggior parte dei casi studio sono ricavati dall’area geografica del Trentino Alto Adige, regione italiana caratterizzata da paesaggi di montagna. Altri casi studio sono ricavati da altre regioni italiane o esperienze in contesto internazionale. Le strategie proposte sono basate sull’interpretazione della dimensione verticale (dislivello, sovrapposizione, pendenza) degli spazi riproponibili in casi di strade di montagna. Tali strategie possono essere applicate in qualsiasi fase della produzione di una strada, dalla ideazione alla progettazione alla realizzazione. Inoltre, e si suppone che questo sia il caso più frequente, possono essere applicate ex post, quando la strada è costruita, intervenendo a modificare una situazione già in essere. E’ forse questo ultimo aspetto a costituire una base per estendere la ricerca a contesti diversi da quello montano: a partire dall’interpretazione delle dimensioni caratteristiche degli spazi lungo le strade, il ruolo dell’architetto nella progettazione di strade appare fondamentale soprattutto nella loro fase di post-produzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2827646
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