Scopo: Il 50% circa dei pazienti con melanoma dell’uvea (UV) svilupperà metastasi, in prevalenza epatiche. La prognosi dei melanomi uveali metastatici (mUM) è severa e, ad oggi, non vi è una terapia standard. Materiali e metodi: Sono stati analizzati in modo prospettico i dati di 141 pazienti con mUM sottoposti, come approccio iniziale, a TACE con DEBIRI (12,1%), terapia sistemica (39,7%), entrambe (33,3%) o nessuna delle due (14,9%) da Settembre 1990 a Settembre 2013. Risultati: Il tempo medio libero da malattia è stato di 23,1 mesi, la sopravvivenza media dei pazienti in IV stadio è stata di 18,1 mesi. La percentuale di coinvolgimento epatico (RR 1.3), la presenza di malattia multi organo (RR 2.0), l’incremento dei livelli di LDH (RR 1.8) ed un performance status secondo i criteri WHO pari a 1 (RR 1.6) o 2-3 (RR 4,7) sono stati associati ad una prognosi peggiore. In presenza di lunghi intervalli liberi da malattia (RR 0.9), il ricorso a TACE con DEBIRI nel trattamento delle metastasi epatiche ha determinato un incremento della sopravvivenza (22,6 mesi) rispetto alle sole chemioterapie sistemiche (14.4 mesi). In particolare la combinazione di DEBIRI TACE con fotemustina per via sistemica ha determinato il maggiore incremento della sopravvivenza (RR 0,5). Conclusioni: La prognosi dei melanomi uveali metastatici è influenzata da: percentuale di coinvolgimento epatico, presenza di malattia multiorgano, livelli di LDH, performance status, intervallo libero da malattia e dalla terapia loco regionale con DEBIRI.
Ruolo della chemioembolizzazione intra-arteriosa (TACE) con microsfere a rilascio di Irinotecano (DEBIRI) nel trattamento delle metastasi epatiche da melanoma dell’uvea
PIZZIRANI, ENRICO;CARANDINA, RICCARDO;RAMONDO, GAETANO;SCARDICCHIO, SILVIA;POMERRI, FABIO;
2014
Abstract
Scopo: Il 50% circa dei pazienti con melanoma dell’uvea (UV) svilupperà metastasi, in prevalenza epatiche. La prognosi dei melanomi uveali metastatici (mUM) è severa e, ad oggi, non vi è una terapia standard. Materiali e metodi: Sono stati analizzati in modo prospettico i dati di 141 pazienti con mUM sottoposti, come approccio iniziale, a TACE con DEBIRI (12,1%), terapia sistemica (39,7%), entrambe (33,3%) o nessuna delle due (14,9%) da Settembre 1990 a Settembre 2013. Risultati: Il tempo medio libero da malattia è stato di 23,1 mesi, la sopravvivenza media dei pazienti in IV stadio è stata di 18,1 mesi. La percentuale di coinvolgimento epatico (RR 1.3), la presenza di malattia multi organo (RR 2.0), l’incremento dei livelli di LDH (RR 1.8) ed un performance status secondo i criteri WHO pari a 1 (RR 1.6) o 2-3 (RR 4,7) sono stati associati ad una prognosi peggiore. In presenza di lunghi intervalli liberi da malattia (RR 0.9), il ricorso a TACE con DEBIRI nel trattamento delle metastasi epatiche ha determinato un incremento della sopravvivenza (22,6 mesi) rispetto alle sole chemioterapie sistemiche (14.4 mesi). In particolare la combinazione di DEBIRI TACE con fotemustina per via sistemica ha determinato il maggiore incremento della sopravvivenza (RR 0,5). Conclusioni: La prognosi dei melanomi uveali metastatici è influenzata da: percentuale di coinvolgimento epatico, presenza di malattia multiorgano, livelli di LDH, performance status, intervallo libero da malattia e dalla terapia loco regionale con DEBIRI.Pubblicazioni consigliate
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