I sistemi agricoli tradizionali sono stati abbandonati a favore di pratiche agricole più intensive, per motivi ambientali, strutturali, economici e socio-politici. Di conseguenza, il paesaggio montano e la sua biodiversità sono stati gravemente colpiti. Gli obiettivi di questa tesi di dottorato sono stati di studiare la diffusione del fenomeno di abbandono, in particolare nella zona alpina, al fine di comprenderne le cause. Il primo capitolo era relativo all’abbandono dell’agricoltura e in particolare della zootecnia nelle aree montane e marginali Europee, considerando i principali fattori, conseguenze e possibili soluzioni. Un interesse particolare era dedicato al cambiamento del paesaggio e della biodiversità. Il secondo contributo riguardava gli aspetti strutturali e produttivi della zootecnia tradizionale nella provincia di Belluno, dove abbiamo identificato i principali sistemi produttivi così come gli stili aziendali più importanti. Il nostro interesse era principalmente mirato verso il paesaggio e il mantenimento delle aree aperte. Il terzo capitolo aveva come scopo di identificare i sistemi di gestione delle malghe della regione del Veneto e la loro sostenibilità economica tramite lo sviluppo di un indice economico di vantaggio/svantaggio. In fine, il quarto contributo riguardava i diversi stili di gestione delle malghe del Veneto. I dati sono stati raccolti per mezzo di questionari con visita diretta, riguardando le caratteristiche tecniche, produttive e non produttive delle aziende/malghe. Per l'analisi statistica, abbiamo utilizzato un approccio multivariato attraverso la tecnica di clustering K-means non-gerarchico, per classificare sia i sistemi di allevamento che i stili. Un X2 è stato utilizzato per confrontare tra i sistemi di allevamento all'interno delle aree di studio. Nella provincia di Belluno, 65 aziende sono state considerate per lo studio, e siamo stati in grado di raggruppare i sistemi di allevamento in 6 diversi gruppi: 1- Bovini da carne intensivo; 2- Bovini da carne estensivo; 3- Ovicaprini grandi, 4- Ovicaprini piccoli, 5- Vacche da latte intensivo, 6- Vacche da latte estensivo. I sistemi zootecnici intensivi sono orientati verso la produzione, con mandrie di grandi dimensioni, strutture ed attrezzature moderne, mentre quelli tradizionali sono stati gestiti in modo estensivo a causa di strutture obsolete ed attrezzature inadeguate, ma diversificano la loro produzione attraverso la produzione di formaggio ed allevamenti misti. Questi ultimi hanno dimostrato di mantenere di più i prati e pascoli rispetto ai sistemi intensivi, soprattutto quando le condizioni topografiche diventano dure e difficili. Nell'area alpina e sub-alpina della regione Veneto, tuttavia, sulla base di 485 malghe, abbiamo individuato 7 diversi sistemi di gestione: 1- Malghe con produzione di latte, 2- Malghe con produzione di formaggio, 3- Agriturismi, 4- Malghe svantaggiate; 5- Malghe di vacche in asciutta o da rimonta; 6- Malghe di vacche in asciutta e piccoli ruminanti, 7- Malghe di lunga monticazione. I sistemi produttivi (cluster 1, 2 e 3) mirano la produzione, trasformazione e vendita al dettaglio dei prodotti, tuttavia, quelli non produttivi (cluster 4, 5, 6 e 7), erano principalmente malghe che caricano animali in asciutta e quindi non sono interessate alla produzione o trasformazione. Questi diversi sistemi hanno dimostrato una concentrazione spaziale nelle diverse parti del territorio, mostrando il legame tra sistemi di gestione delle malghe e territorio. Per quanto riguarda gli stili di allevamento, in provincia di Belluno, abbiamo individuato 4 stili diversi: 1- Agricoltore forzato; 2- Agricoltore innovativo/biologico, 3- Innovativo; 4- Tradizionalista. Gli stili di allevamento sono stati distribuiti in tutti i sistemi zootecnici, che indica la mancanza di un collegamento tra l'assegnazione di un’azienda appartenendo ad un sistema di allevamento e il modo in cui l'azienda è gestita. Nella zona alpina della regione Veneto, tuttavia, abbiamo individuato altri 4 stili diversi di allevamento: 1- Tradizionalista giovane; 2- Tradizionalista maturo, 3- Imprenditore giovane, 4- Imprenditore maturo. Gli imprenditori sono stati quelli che miravano la diversificazione della loro produzione per aumentare il reddito aziendale, tuttavia, i tradizionalisti sono stati quelli che hanno mantenuto i sistemi di allevamento tradizionali e che hanno una bassa motivazione economica e verso la trasformazione e la vendita dei prodotti. In generale, la variabilità dei sistemi zootecnici di produzione è alta nelle zone di montagna, essi differiscono non solo nelle tecniche di produzione, ma anche nella capacità di mantenere il paesaggio e le aree aperte. Inoltre, all'interno di un determinato sistema di allevamento, le aziende potrebbero essere gestite con stili diversi, il che implica che il sostegno pubblico, nonché le decisioni politiche dovrebbero prendere in considerazione queste caratteristiche e integrare la definizione dei sistemi di gestione con la valutazione degli stili di allevamento, al fine di definire meglio le strategie di sostegno di tutto il settore agricolo montano.

Livestock systems and farming styles: grassland management, landscape and biodiversity, Veneto Region, NE Italy

MRAD, MERIEM
2010

Abstract

I sistemi agricoli tradizionali sono stati abbandonati a favore di pratiche agricole più intensive, per motivi ambientali, strutturali, economici e socio-politici. Di conseguenza, il paesaggio montano e la sua biodiversità sono stati gravemente colpiti. Gli obiettivi di questa tesi di dottorato sono stati di studiare la diffusione del fenomeno di abbandono, in particolare nella zona alpina, al fine di comprenderne le cause. Il primo capitolo era relativo all’abbandono dell’agricoltura e in particolare della zootecnia nelle aree montane e marginali Europee, considerando i principali fattori, conseguenze e possibili soluzioni. Un interesse particolare era dedicato al cambiamento del paesaggio e della biodiversità. Il secondo contributo riguardava gli aspetti strutturali e produttivi della zootecnia tradizionale nella provincia di Belluno, dove abbiamo identificato i principali sistemi produttivi così come gli stili aziendali più importanti. Il nostro interesse era principalmente mirato verso il paesaggio e il mantenimento delle aree aperte. Il terzo capitolo aveva come scopo di identificare i sistemi di gestione delle malghe della regione del Veneto e la loro sostenibilità economica tramite lo sviluppo di un indice economico di vantaggio/svantaggio. In fine, il quarto contributo riguardava i diversi stili di gestione delle malghe del Veneto. I dati sono stati raccolti per mezzo di questionari con visita diretta, riguardando le caratteristiche tecniche, produttive e non produttive delle aziende/malghe. Per l'analisi statistica, abbiamo utilizzato un approccio multivariato attraverso la tecnica di clustering K-means non-gerarchico, per classificare sia i sistemi di allevamento che i stili. Un X2 è stato utilizzato per confrontare tra i sistemi di allevamento all'interno delle aree di studio. Nella provincia di Belluno, 65 aziende sono state considerate per lo studio, e siamo stati in grado di raggruppare i sistemi di allevamento in 6 diversi gruppi: 1- Bovini da carne intensivo; 2- Bovini da carne estensivo; 3- Ovicaprini grandi, 4- Ovicaprini piccoli, 5- Vacche da latte intensivo, 6- Vacche da latte estensivo. I sistemi zootecnici intensivi sono orientati verso la produzione, con mandrie di grandi dimensioni, strutture ed attrezzature moderne, mentre quelli tradizionali sono stati gestiti in modo estensivo a causa di strutture obsolete ed attrezzature inadeguate, ma diversificano la loro produzione attraverso la produzione di formaggio ed allevamenti misti. Questi ultimi hanno dimostrato di mantenere di più i prati e pascoli rispetto ai sistemi intensivi, soprattutto quando le condizioni topografiche diventano dure e difficili. Nell'area alpina e sub-alpina della regione Veneto, tuttavia, sulla base di 485 malghe, abbiamo individuato 7 diversi sistemi di gestione: 1- Malghe con produzione di latte, 2- Malghe con produzione di formaggio, 3- Agriturismi, 4- Malghe svantaggiate; 5- Malghe di vacche in asciutta o da rimonta; 6- Malghe di vacche in asciutta e piccoli ruminanti, 7- Malghe di lunga monticazione. I sistemi produttivi (cluster 1, 2 e 3) mirano la produzione, trasformazione e vendita al dettaglio dei prodotti, tuttavia, quelli non produttivi (cluster 4, 5, 6 e 7), erano principalmente malghe che caricano animali in asciutta e quindi non sono interessate alla produzione o trasformazione. Questi diversi sistemi hanno dimostrato una concentrazione spaziale nelle diverse parti del territorio, mostrando il legame tra sistemi di gestione delle malghe e territorio. Per quanto riguarda gli stili di allevamento, in provincia di Belluno, abbiamo individuato 4 stili diversi: 1- Agricoltore forzato; 2- Agricoltore innovativo/biologico, 3- Innovativo; 4- Tradizionalista. Gli stili di allevamento sono stati distribuiti in tutti i sistemi zootecnici, che indica la mancanza di un collegamento tra l'assegnazione di un’azienda appartenendo ad un sistema di allevamento e il modo in cui l'azienda è gestita. Nella zona alpina della regione Veneto, tuttavia, abbiamo individuato altri 4 stili diversi di allevamento: 1- Tradizionalista giovane; 2- Tradizionalista maturo, 3- Imprenditore giovane, 4- Imprenditore maturo. Gli imprenditori sono stati quelli che miravano la diversificazione della loro produzione per aumentare il reddito aziendale, tuttavia, i tradizionalisti sono stati quelli che hanno mantenuto i sistemi di allevamento tradizionali e che hanno una bassa motivazione economica e verso la trasformazione e la vendita dei prodotti. In generale, la variabilità dei sistemi zootecnici di produzione è alta nelle zone di montagna, essi differiscono non solo nelle tecniche di produzione, ma anche nella capacità di mantenere il paesaggio e le aree aperte. Inoltre, all'interno di un determinato sistema di allevamento, le aziende potrebbero essere gestite con stili diversi, il che implica che il sostegno pubblico, nonché le decisioni politiche dovrebbero prendere in considerazione queste caratteristiche e integrare la definizione dei sistemi di gestione con la valutazione degli stili di allevamento, al fine di definire meglio le strategie di sostegno di tutto il settore agricolo montano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2832500
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