Lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è un patogeno gram-positivo, che si presenta con più di 90 sierotipi noti. Esso rappresenta una delle cause principali di morbosità e mortalità in tutto il mondo, soprattutto tra i bambini di età inferiore ai 5 anni e gli anziani, manifestandosi con meningite, polmonite, batteriemia ed altre infezioni. Attualmente, nell'ambito della sorveglianza delle infezioni invasive causate da agenti batterici, nella Regione Veneto è disponibile, oltre al Sistema Informatizzato Malattie Infettive (SIMI) e al Flusso di Sorveglianza Speciale per le Malattie Invasive Batteriche (MIB), una Sorveglianza basata sui dati forniti dalle Microbiologie territoriali. Il flusso informativo prevede, al momento della diagnosi eziologica da parte del laboratorio di microbiologia, l'immediata segnalazione al Dipartimento di Prevenzione di competenza, la notifica al Coordinamento Epidemiologico per l'elaborazione dei dati e l'invio del campione al Laboratorio di riferimento per la conferma e la tipizzazione sierologica del patogeno isolato. Nel periodo 2007-2012, attraverso i tre flussi di sorveglianza, sono stati notificati complessivamente 882 casi di patologia correlata ad infezione da pneumococco. Il tasso di notifica, nel periodo in studio, è pari complessivamente a 3,0 per 100.000 abitanti: l'andamento è risultato sostanzialmente costante con un minimo di 2,7 per 100.000 (nel 2007 e 2012) e un massimo di 3,3 per 100.000 (nel 2009 e nel 2011). Il tasso di notifica, per classe di età, presenta una maggiore incidenza nei soggetti con età inferiore ai 5 anni (7,8 per 100.000 abitanti) e nella classe di età =65 anni (7,1 per 100.000). L'andamento temporale dei tassi di notifica evidenzia una riduzione dei casi nei bambini di età <5 anni a partire dal 4° trimestre 2009, passando da 5,4 a 1,3 per 100.000 relativo al 4° trimestre 2012 (p<0,001); mentre per la classe di età =65 anni l'andamento dei tassi non evidenzia differenze nel periodo analizzato. È stato possibile tipizzare 441 isolati di pneumococco (64% del totale), il 71,4% di questi è attribuibile ai sierotipi contenuti nel vaccino coniugato 13 valente (PCV13), mentre il 17,3% è rappresentato dai sierotipi aggiuntivi inclusi nel vaccino polisaccaridico 23 valente (PPV23). L'11,3% dei rimanenti isolati è riconducibile a ceppi non inclusi nelle formulazioni vaccinali attualmente disponibili. Nel periodo in studio, si sono verificati 65 decessi con una letalità pari al 7,4%. Il 67,7% dei decessi è avvenuto in soggetti con età =65 anni. L'analisi dei risultati indica come le strategie finora adottate abbiano consentito di ridurre significativamente il peso della malattia pneumococcica nei soggetti con età <5 anni, al contrario nei soggetti anziani appare necessario un cambiamento della strategia vaccinale adottata. Il Sistema di Sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive istituito nella Regione Veneto permette di tracciare un profilo accurato dell'assetto epidemiologico della malattia pneumococcica e, sulla base delle criticità riscontrate, dal 2013 è avviata la sperimentazione di un flusso unificato per il completamento delle informazioni raccolte.

SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE INVASIVE DA PNEUMOCOCCO: ESPERIENZA NELLA REGIONE VENETO

BALDOVIN, TATJANA;LAZZARI, ROBERTA;Furlan P;COCCHIO, SILVIA;BALDO, VINCENZO
2013

Abstract

Lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è un patogeno gram-positivo, che si presenta con più di 90 sierotipi noti. Esso rappresenta una delle cause principali di morbosità e mortalità in tutto il mondo, soprattutto tra i bambini di età inferiore ai 5 anni e gli anziani, manifestandosi con meningite, polmonite, batteriemia ed altre infezioni. Attualmente, nell'ambito della sorveglianza delle infezioni invasive causate da agenti batterici, nella Regione Veneto è disponibile, oltre al Sistema Informatizzato Malattie Infettive (SIMI) e al Flusso di Sorveglianza Speciale per le Malattie Invasive Batteriche (MIB), una Sorveglianza basata sui dati forniti dalle Microbiologie territoriali. Il flusso informativo prevede, al momento della diagnosi eziologica da parte del laboratorio di microbiologia, l'immediata segnalazione al Dipartimento di Prevenzione di competenza, la notifica al Coordinamento Epidemiologico per l'elaborazione dei dati e l'invio del campione al Laboratorio di riferimento per la conferma e la tipizzazione sierologica del patogeno isolato. Nel periodo 2007-2012, attraverso i tre flussi di sorveglianza, sono stati notificati complessivamente 882 casi di patologia correlata ad infezione da pneumococco. Il tasso di notifica, nel periodo in studio, è pari complessivamente a 3,0 per 100.000 abitanti: l'andamento è risultato sostanzialmente costante con un minimo di 2,7 per 100.000 (nel 2007 e 2012) e un massimo di 3,3 per 100.000 (nel 2009 e nel 2011). Il tasso di notifica, per classe di età, presenta una maggiore incidenza nei soggetti con età inferiore ai 5 anni (7,8 per 100.000 abitanti) e nella classe di età =65 anni (7,1 per 100.000). L'andamento temporale dei tassi di notifica evidenzia una riduzione dei casi nei bambini di età <5 anni a partire dal 4° trimestre 2009, passando da 5,4 a 1,3 per 100.000 relativo al 4° trimestre 2012 (p<0,001); mentre per la classe di età =65 anni l'andamento dei tassi non evidenzia differenze nel periodo analizzato. È stato possibile tipizzare 441 isolati di pneumococco (64% del totale), il 71,4% di questi è attribuibile ai sierotipi contenuti nel vaccino coniugato 13 valente (PCV13), mentre il 17,3% è rappresentato dai sierotipi aggiuntivi inclusi nel vaccino polisaccaridico 23 valente (PPV23). L'11,3% dei rimanenti isolati è riconducibile a ceppi non inclusi nelle formulazioni vaccinali attualmente disponibili. Nel periodo in studio, si sono verificati 65 decessi con una letalità pari al 7,4%. Il 67,7% dei decessi è avvenuto in soggetti con età =65 anni. L'analisi dei risultati indica come le strategie finora adottate abbiano consentito di ridurre significativamente il peso della malattia pneumococcica nei soggetti con età <5 anni, al contrario nei soggetti anziani appare necessario un cambiamento della strategia vaccinale adottata. Il Sistema di Sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive istituito nella Regione Veneto permette di tracciare un profilo accurato dell'assetto epidemiologico della malattia pneumococcica e, sulla base delle criticità riscontrate, dal 2013 è avviata la sperimentazione di un flusso unificato per il completamento delle informazioni raccolte.
2013
Atti 46° Congresso Nazionale SItI
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