Sommario: 1. Considerazioni introduttive. - 2. Le disposizioni sulla dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico nel decreto-legge n. 201/2011 (c.d. “salva Italia”): i riflessi formali di alcuni profili sostanziali. - 3. Le finalità dei «programmi unitari di valorizzazione territoriale» (P.U.Va.T.) secondo le norme di cui all’art. 3 ter del decreto-legge n. 351/2001 (introdotto dall’art. 27, comma 2, del decreto c.d. “salva Italia”). - 4. Segue. La scomposizione e successiva ricomposizione (ordinata) della disciplina in ragione delle (concatenate) forme di collaborazione interistituzionale in essa previste. - 5. La formazione concordata dei P.U.Va.T. mediante «protocolli d’intesa»: la distribuzione del «potere d’impulso» ed il rinvio alla disciplina sugli accordi tra pubbliche Amministrazioni di cui all’art. 15 della legge n. 241/1990. - 6. Il coinvolgimento (eventuale) del MiBAC nella fase di formazione dei P.U.Va.T., tramite accordi di cooperazione ai sensi dell’art. 5, commi 4 e 5, del d.lgs. n. 42/2004: i possibili effetti giuridici della collaborazione. - 7. La fase di attuazione dei P.U.Va.T.: il ricorso all’istituto dell’accordo di programma per la «riconfigurazione» degli strumenti territoriali ed urbanistici. Il rinvio improprio ai poteri di vigilanza e di sostituzione previsti dall’art. 34 del d.lgs. n. 267/2000. Contenuti, funzioni ed effetti dell’accordo. - 8. Le declinazioni legislative regionali del modello statale di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, tra approcci consensuali e trasfigurazioni autoritative: Toscana e Lombardia a confronto.

Sulle forme di collaborazione interistituzionale per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico

Santacroce, Clemente Pio
2013

Abstract

Sommario: 1. Considerazioni introduttive. - 2. Le disposizioni sulla dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico nel decreto-legge n. 201/2011 (c.d. “salva Italia”): i riflessi formali di alcuni profili sostanziali. - 3. Le finalità dei «programmi unitari di valorizzazione territoriale» (P.U.Va.T.) secondo le norme di cui all’art. 3 ter del decreto-legge n. 351/2001 (introdotto dall’art. 27, comma 2, del decreto c.d. “salva Italia”). - 4. Segue. La scomposizione e successiva ricomposizione (ordinata) della disciplina in ragione delle (concatenate) forme di collaborazione interistituzionale in essa previste. - 5. La formazione concordata dei P.U.Va.T. mediante «protocolli d’intesa»: la distribuzione del «potere d’impulso» ed il rinvio alla disciplina sugli accordi tra pubbliche Amministrazioni di cui all’art. 15 della legge n. 241/1990. - 6. Il coinvolgimento (eventuale) del MiBAC nella fase di formazione dei P.U.Va.T., tramite accordi di cooperazione ai sensi dell’art. 5, commi 4 e 5, del d.lgs. n. 42/2004: i possibili effetti giuridici della collaborazione. - 7. La fase di attuazione dei P.U.Va.T.: il ricorso all’istituto dell’accordo di programma per la «riconfigurazione» degli strumenti territoriali ed urbanistici. Il rinvio improprio ai poteri di vigilanza e di sostituzione previsti dall’art. 34 del d.lgs. n. 267/2000. Contenuti, funzioni ed effetti dell’accordo. - 8. Le declinazioni legislative regionali del modello statale di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, tra approcci consensuali e trasfigurazioni autoritative: Toscana e Lombardia a confronto.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2836084
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