Diventa sempre più importante che il docente sia ben consapevole delle strategie da adottare per un valido ‘transfer del sapere’ (Wissenstransfer) (si veda Gert Antos, 1999, <Kolloquium di Goettingen>) per l’apprendimento, nel caso specifico per l’apprendimento di una lingua come seconda o terza lingua in Italia. Anni di sperimentazione con apprendenti di varie fasce di età – dai 14 ai 19 anni delle scuole superiori e poi studenti universitari – insieme alla considerazione delle ultime scoperte scientifiche sul funzionamento del cervello umano per l’apprendimento delle lingue, hanno permesso di stabilire come una delle strategie fondamentali sia quella di mettere l’apprendente fin da subito al corrente dell’importanza del continuo ‘code-switching’ tra la lingua madre e la nuova lingua e altre lingue oggetto di studio. L’importanza del ‘code-switching’ è stata messa a fuoco scientificamente da un'equipe internazionale sotto la guida di Jubin Abutalebi nel 2007, scoprendo che la lingua madre e altre lingue di studio formano delle risonanze specifiche ed a sè stanti nel cervello ed il continuo ‘code-switching’ permette di fissare meglio la lingua madre – fondamentale per un valido apprendimento di qualsiasi altra lingua. Questa scoperta è in netto contrasto con la teoria comunicativa in auge dalla fine degli anni ottanta e ancora oggi molto diffusa, dove si affermava che sin dall’inizio dello studio delle lingue bisognava cominciare a parlare solo nella lingua nuova. Nel presente saggio si mette a fuoco l’importanza del ‘code-switching’ per l’apprendimento delle lingue.

L'importanza del 'transfer del sapere' (Wissenstransfer) nella madre lingua del discente per l'apprendimento della lingua tedesca in Italia

WINKLER PEGORARO, DAGMAR
2012

Abstract

Diventa sempre più importante che il docente sia ben consapevole delle strategie da adottare per un valido ‘transfer del sapere’ (Wissenstransfer) (si veda Gert Antos, 1999, ) per l’apprendimento, nel caso specifico per l’apprendimento di una lingua come seconda o terza lingua in Italia. Anni di sperimentazione con apprendenti di varie fasce di età – dai 14 ai 19 anni delle scuole superiori e poi studenti universitari – insieme alla considerazione delle ultime scoperte scientifiche sul funzionamento del cervello umano per l’apprendimento delle lingue, hanno permesso di stabilire come una delle strategie fondamentali sia quella di mettere l’apprendente fin da subito al corrente dell’importanza del continuo ‘code-switching’ tra la lingua madre e la nuova lingua e altre lingue oggetto di studio. L’importanza del ‘code-switching’ è stata messa a fuoco scientificamente da un'equipe internazionale sotto la guida di Jubin Abutalebi nel 2007, scoprendo che la lingua madre e altre lingue di studio formano delle risonanze specifiche ed a sè stanti nel cervello ed il continuo ‘code-switching’ permette di fissare meglio la lingua madre – fondamentale per un valido apprendimento di qualsiasi altra lingua. Questa scoperta è in netto contrasto con la teoria comunicativa in auge dalla fine degli anni ottanta e ancora oggi molto diffusa, dove si affermava che sin dall’inizio dello studio delle lingue bisognava cominciare a parlare solo nella lingua nuova. Nel presente saggio si mette a fuoco l’importanza del ‘code-switching’ per l’apprendimento delle lingue.
2012
Una scuola che parla. Lingue Straniere, Italiano L2 e Lingue Regionali
9788854836778
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