Commento all'art. 337 TFUE

L'A. commenta estesamente l'art. 337 TFUE, ai sensi del quale "Per l’esecuzione dei compiti affidatile, la Commissione può raccogliere tutte le informazioni e procedere a tutte le necessarie verifiche, nei limiti e alle condizioni fissate dal Consiglio, che delibera a maggioranza semplice, conformemente alle disposizioni dei trattati." Dopo aver descritto i tratti generali della disposizione, inquadrandola nel contesto dei poteri sovranazionali di cui dispone la Commissione europea, quanto all'esercizio di tali poteri in relazione ai singoli, nonché nel contesto del principio di leale collaborazione, quanto al loro esercizio nelle relazioni con gli Stati membri, l'A. analizza i rapporti della disposizione in parola con altre previsioni del Trattato, quali l'art. 338 TFUE in materia di raccolta di informazioni statistiche, gli artt. 103 e 106 TFUE in materia di disciplina della concorrenza e degli aiuti di Stato, l'art. 325 TFUE in materia di contrasto alle frodi, nonché altre disposizioni in materia di politica sociale, agricola, dei trasporti e dell'energia, oltre che con le corrispondenti disposizioni del Trattato Euratom e del cessato Trattato CECA. L'A. si sofferma poi sul peculiare procedimento normativo previsto dalla base giuridica in commento, per in seguito analizzare il ruolo dei diversi soggetti coinvolti nelle attività ispettive e di ricerca di informazioni. Sono ulteriormente analizzate le modalità di esercizio del potere di informazione e verifica, nonché le relative condizioni di legittimità, oggetto di ampia giurisprudenza. E' affrontato il tema dei poteri sanzionatori collegati ai poteri ispettivi e di indagine, nonché i profili relativi alla tutela giurisdizionale dei destinatari degli atti adottati dalla Commissione in base ai poteri previsti dalla norma in commento. Infine, si dà conto del diritto derivato adottato sulla base dell'articolo in commento.