Il volume sullo stato dell’arte della paleobotanica in Italia risponde all’esigenza dei paleobotanici italiani di testimoniare, soprattutto al grande pubblico, l’importanza e l’utilità di questa disciplina. Il visitatore del Museo di Storia Naturale più spesso attratto dal fossile di un gigantesco dinosauro,passa velocemente accanto alle vetrine contenenti grandi (tronchi) o piccoli (foglie, semi,frutti) reperti vegetali. Spesso neppure immagina che all’interno di un pugno di sedimento sono contenuti milioni di microscopici granuli pollinici fossili! Scopo del volume è quindi dare luce al mondo delle piante fossili, alla paleobotanica, spesso oscurata da altri settori della paleontologia che certamente nel passato hanno più stimolato l’immaginario di grandi e piccini. Eppure l’Italia per le sue caratteristiche geologiche, offre un’ampia testimonianza di reperti vegetali che, a partire dal Paleozoico, hanno reso possibile, come il lettore potrà scoprire in questo volume, il racconto di una storia della flora lunga oltre 300 milioni di anni. Dal Rinascimento (XVI secolo) nel territorio italiano si è visto il fiorire di una quantità di grandiosi lavori, oggi non sempre di facile reperibilità. Cenni su di essi si possono trovare nel capitolo sulla storia della paleobotanica, mentre nel capitolo successivo vengono esposti le metodologie, gli scopi e l’utilità della ricerca paleobotanica, come pure le sue applicazioni nel mondo “reale”. Le principali testimonianze botaniche fossili macro- e microscopiche sono quindi presentate in ordine cronologico descrivendo, per ogni intervallo di tempo, i ritrovamenti nell’Italia settentrionale, centrale e meridionale e della Sardegna. Il lettore potrà così scoprire che ad antichissime flore fossili del Paleo- Mesozoico, per lo più rappresentate da gruppi di piante oggi estinte, seguirono flore più simili a quelle attuali. Data grossomodo a 60 milioni di anni fa la comparsa delle angiosperme e da allora attraverso complessi processi evolutivi e di adattamento ai diversi cambiamenti ambientali siamo arrivati attraverso il Quaternario alla flora attuale, quella che osserviamo intorno a noi. Il capitolo finale sull’archeobotanica permette di ricostruire attraverso i resti vegetali più recenti, conservati in contesti antropici antichi la storia dell’Uomo, e del suo ambiente

La storia delle piante fossili in Italia. Palaeobotany of Italy

MIOLA, ANTONELLA
2014

Abstract

Il volume sullo stato dell’arte della paleobotanica in Italia risponde all’esigenza dei paleobotanici italiani di testimoniare, soprattutto al grande pubblico, l’importanza e l’utilità di questa disciplina. Il visitatore del Museo di Storia Naturale più spesso attratto dal fossile di un gigantesco dinosauro,passa velocemente accanto alle vetrine contenenti grandi (tronchi) o piccoli (foglie, semi,frutti) reperti vegetali. Spesso neppure immagina che all’interno di un pugno di sedimento sono contenuti milioni di microscopici granuli pollinici fossili! Scopo del volume è quindi dare luce al mondo delle piante fossili, alla paleobotanica, spesso oscurata da altri settori della paleontologia che certamente nel passato hanno più stimolato l’immaginario di grandi e piccini. Eppure l’Italia per le sue caratteristiche geologiche, offre un’ampia testimonianza di reperti vegetali che, a partire dal Paleozoico, hanno reso possibile, come il lettore potrà scoprire in questo volume, il racconto di una storia della flora lunga oltre 300 milioni di anni. Dal Rinascimento (XVI secolo) nel territorio italiano si è visto il fiorire di una quantità di grandiosi lavori, oggi non sempre di facile reperibilità. Cenni su di essi si possono trovare nel capitolo sulla storia della paleobotanica, mentre nel capitolo successivo vengono esposti le metodologie, gli scopi e l’utilità della ricerca paleobotanica, come pure le sue applicazioni nel mondo “reale”. Le principali testimonianze botaniche fossili macro- e microscopiche sono quindi presentate in ordine cronologico descrivendo, per ogni intervallo di tempo, i ritrovamenti nell’Italia settentrionale, centrale e meridionale e della Sardegna. Il lettore potrà così scoprire che ad antichissime flore fossili del Paleo- Mesozoico, per lo più rappresentate da gruppi di piante oggi estinte, seguirono flore più simili a quelle attuali. Data grossomodo a 60 milioni di anni fa la comparsa delle angiosperme e da allora attraverso complessi processi evolutivi e di adattamento ai diversi cambiamenti ambientali siamo arrivati attraverso il Quaternario alla flora attuale, quella che osserviamo intorno a noi. Il capitolo finale sull’archeobotanica permette di ricostruire attraverso i resti vegetali più recenti, conservati in contesti antropici antichi la storia dell’Uomo, e del suo ambiente
2014
9788887108064
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