La relazione focalizza l’attenzione sulla valenza paesaggistica dell’ulivo alla luce della moderna concezione del paesaggio come bene culturale e, in quest’ottica, evidenzia il ruolo che questa pianta gioca come icona del paesaggio agrario, in cui le esigenze di tutela dei valori paesaggistici si intrecciano con quelle legate alla protezione degli interessi economici degli agricoltori, alla luce della circostanza che solo la sopravvivenza di un’agricoltura produttiva e dinamica può garantire la conservazione del suo paesaggio. In questa direzione, l’indagine si snoda attraverso l’analisi della normativa vigente, letta anche alla luce della giurisprudenza, per verificare se e in quale misura il legislatore italiano ha colto questo peculiare profilo che connota l’ulivo, sia nell’ipotesi in cui quest’ultimo assuma i connotati di pianta monumentale, sia allorquando ne sia privo, pur mantenendo peraltro il suo valore paesaggistico. Ne risulta, con tutta evidenza, una sorta di andamento ondivago dove l’adozione di misure che vietano o limitano l’estirpazione delle piante di ulivo si alternano a pericolose inversioni di rotta nella direzione della relativa liberalizzazione ispirata alla tutela di interessi di natura commerciale o edilizia.
L"ulivo come elemento tipico del paesaggio italiano
FERRUCCI, NICOLETTA
2014
Abstract
La relazione focalizza l’attenzione sulla valenza paesaggistica dell’ulivo alla luce della moderna concezione del paesaggio come bene culturale e, in quest’ottica, evidenzia il ruolo che questa pianta gioca come icona del paesaggio agrario, in cui le esigenze di tutela dei valori paesaggistici si intrecciano con quelle legate alla protezione degli interessi economici degli agricoltori, alla luce della circostanza che solo la sopravvivenza di un’agricoltura produttiva e dinamica può garantire la conservazione del suo paesaggio. In questa direzione, l’indagine si snoda attraverso l’analisi della normativa vigente, letta anche alla luce della giurisprudenza, per verificare se e in quale misura il legislatore italiano ha colto questo peculiare profilo che connota l’ulivo, sia nell’ipotesi in cui quest’ultimo assuma i connotati di pianta monumentale, sia allorquando ne sia privo, pur mantenendo peraltro il suo valore paesaggistico. Ne risulta, con tutta evidenza, una sorta di andamento ondivago dove l’adozione di misure che vietano o limitano l’estirpazione delle piante di ulivo si alternano a pericolose inversioni di rotta nella direzione della relativa liberalizzazione ispirata alla tutela di interessi di natura commerciale o edilizia.Pubblicazioni consigliate
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