La domanda degli adolescenti sul “senso della vita sapendo di dover morire” ci racconta con il loro rifiuto del futuro che una società basata sul nascondimento di ciò che più temiamo non è sufficiente per rispondere all’appello del mondo, che è spesso tanto ostile quanto incomprensibile. L’interrogazione che l’adolescente pone all’adulto quando tenta il suicidio o si fa male (perché è meglio affrontare un male gestito personalmente piuttosto che subire quello che imposto dagli altri) è sempre onesta e questo impone di trovare una risposta non illusoria eppure capace di indicare un grande lavoro di ricerca e scoperta, il quale comincia, bisogna ricordarlo, proprio con la scuola...
Sapere quel che è da sapere. Death Education e rappresentazione ontologica della morte tra suicidio e autolesionismo nell’adolescenza
TESTONI, INES
2011
Abstract
La domanda degli adolescenti sul “senso della vita sapendo di dover morire” ci racconta con il loro rifiuto del futuro che una società basata sul nascondimento di ciò che più temiamo non è sufficiente per rispondere all’appello del mondo, che è spesso tanto ostile quanto incomprensibile. L’interrogazione che l’adolescente pone all’adulto quando tenta il suicidio o si fa male (perché è meglio affrontare un male gestito personalmente piuttosto che subire quello che imposto dagli altri) è sempre onesta e questo impone di trovare una risposta non illusoria eppure capace di indicare un grande lavoro di ricerca e scoperta, il quale comincia, bisogna ricordarlo, proprio con la scuola...Pubblicazioni consigliate
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