Per morte cerebrale si intende l'esaurimento permanente delle funzioni cerebrali e troncoencefaliche, comprese le attività respiratorie. L’adozione di tale definizione, che si pone come criterio che permette di diagnosticare la morte quando ancora perduri l’attività cardiaca, storicamente ha assunto rilevanza con la scoperta delle tecniche di trapianto, le quali richiedono che la sostituzione di un organo malato con uno sano avvenga prima che siano innescati i fenomeni putrefattivi, allorché il donatore sia cadavere. Il 3 dicembre 1967 Christian Barnard realizzò a Cape Town il primo trapianto di cuore e da allora la ricerca medica ha ottenuto grandi successi tanto nella chirurgia e quanto nelle terapie immunosoppressive, permettendo per un verso che le indicazioni al trapianto si potessero estendere a un numero di patologie sempre maggiore ma per l’altro richiedendo - come previsto nel 1968 dall'Ad Hoc Committee della Harvard Medical School il quale stabilì che i pazienti con severe e irreversibili lesioni cerebrali, sottoposti a ventilazione artificiale, potessero essere dichiarati morti - un numero sempre maggiore di donatori. In Italia il prelievo è regolato dalla Legge 19/99 che ammette la libera scelta preventiva del singolo attraverso la formula del “silenzio/assenso”. Le “Norme per l’accertamento e la certificazione di morte” e il “Regolamento recante le modalità per l’accertamento e la certificazione di morte” sono invece disciplinati dalla Legge 578/93 e dal Decreto Ministeriale 582/94, con cui si stabilisce che la morte si intende avvenuta con la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. Peraltro le lesioni encefaliche che richiedono misure di rianimazione equivalgono alla morte cerebrale quando sia verificabile tale cessazione tramite modalità clinico-strumentali nell’arco di 6 ore, come stabilito con il decreto dell’11 aprile 2008 (eccezion fatta per i bambini di età inferiore a 5 anni, in cui tale periodo è di 12 ore, e i bambini minori di 1 anno di età, in cui è protratto a 24 ore)....

MORTE CEREBRALE

TESTONI, INES
2012

Abstract

Per morte cerebrale si intende l'esaurimento permanente delle funzioni cerebrali e troncoencefaliche, comprese le attività respiratorie. L’adozione di tale definizione, che si pone come criterio che permette di diagnosticare la morte quando ancora perduri l’attività cardiaca, storicamente ha assunto rilevanza con la scoperta delle tecniche di trapianto, le quali richiedono che la sostituzione di un organo malato con uno sano avvenga prima che siano innescati i fenomeni putrefattivi, allorché il donatore sia cadavere. Il 3 dicembre 1967 Christian Barnard realizzò a Cape Town il primo trapianto di cuore e da allora la ricerca medica ha ottenuto grandi successi tanto nella chirurgia e quanto nelle terapie immunosoppressive, permettendo per un verso che le indicazioni al trapianto si potessero estendere a un numero di patologie sempre maggiore ma per l’altro richiedendo - come previsto nel 1968 dall'Ad Hoc Committee della Harvard Medical School il quale stabilì che i pazienti con severe e irreversibili lesioni cerebrali, sottoposti a ventilazione artificiale, potessero essere dichiarati morti - un numero sempre maggiore di donatori. In Italia il prelievo è regolato dalla Legge 19/99 che ammette la libera scelta preventiva del singolo attraverso la formula del “silenzio/assenso”. Le “Norme per l’accertamento e la certificazione di morte” e il “Regolamento recante le modalità per l’accertamento e la certificazione di morte” sono invece disciplinati dalla Legge 578/93 e dal Decreto Ministeriale 582/94, con cui si stabilisce che la morte si intende avvenuta con la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. Peraltro le lesioni encefaliche che richiedono misure di rianimazione equivalgono alla morte cerebrale quando sia verificabile tale cessazione tramite modalità clinico-strumentali nell’arco di 6 ore, come stabilito con il decreto dell’11 aprile 2008 (eccezion fatta per i bambini di età inferiore a 5 anni, in cui tale periodo è di 12 ore, e i bambini minori di 1 anno di età, in cui è protratto a 24 ore)....
2012
8898119011
9788898119011
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2985899
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact