Premessa Le funzioni esecutive sono un modulo della mente che regola i processi di pianificazione, controllo e coordinazione del sistema cognitivo e che governa l’attivazione e la modulazione di schemi e processi. Fra queste si trovano: • l’organizzazione delle azioni in sequenze gerarchiche di mete; • lo spostamento flessibile dell'attenzione sulle informazioni rilevate; • l’attivazione di strategie appropriate e l’inibizione di risposte non adeguate. Metodica Il compito Simon è un compito di compatibilità stimolo risposta (S-R) molto studiato in psicologia sperimentale e sembra particolarmente adatto a rilevare gli effetti causati da diverse malattie sulle funzioni esecutive di controllo, in particolare: sull’attenzione selettiva e spaziale, sulla capacità di rilevare e risolvere fenomeni d’interferenza (S-R), sulla selezione della risposta e sul controllo inibitorio. È stato dimostrato che l’analisi dell’andamento temporale degli effetti d’interferenza forniscono informazioni sull’efficacia dei meccanismi d’inibizione della risposta. Questa informazione recentemente si è rivelata utile nell’analisi delle funzioni esecutive di controllo in alcune patologie degenerative come il Mild Cognitive Impairment (MCI) e evolutive come l’ADHD. Inoltre, questa misura si è rilevata sensibile agli effetti del trattamento farmacologico. Di grande interesse risulta l’analisi delle attività elettriche cerebrali durante l’esecuzione del compito Simon. Gli ERPs sono delle deflessioni positive o negative (componenti) del potenziale elettrico registrato sullo scalpo, la cui attività è sincronizzata con l’elaborazione degli stimoli e con i processi associati al compito che il soggetto sta svolgendo. Tale approccio offre una finestra dentro il sistema neuro-cognitivo del bambino affetto da ADHD fornendo informazioni temporali e spaziali sui processi coinvolti nell’esecuzione del compito. Analizzando le ampiezze e le latenze degli ERPs, quindi, è possibile descrivere accuratamente la performance di tali pazienti in diversi aspetti dell’elaborazione dell’informazione e di analizzare i tempi di reazione (RT) in funzione dei potenziali stessi.

Funzioni esecutive e profili psico-comportamentali in giovani pazienti emicranici:risultati preliminari

BOLZONELLA, BARBARA;SCHIFF, SAMI;DE CARLO, DEBORA;GATTA, MICHELA;TOLDO, IRENE;SARTORI, STEFANO;BATTISTELLA, PIER ANTONIO
2012

Abstract

Premessa Le funzioni esecutive sono un modulo della mente che regola i processi di pianificazione, controllo e coordinazione del sistema cognitivo e che governa l’attivazione e la modulazione di schemi e processi. Fra queste si trovano: • l’organizzazione delle azioni in sequenze gerarchiche di mete; • lo spostamento flessibile dell'attenzione sulle informazioni rilevate; • l’attivazione di strategie appropriate e l’inibizione di risposte non adeguate. Metodica Il compito Simon è un compito di compatibilità stimolo risposta (S-R) molto studiato in psicologia sperimentale e sembra particolarmente adatto a rilevare gli effetti causati da diverse malattie sulle funzioni esecutive di controllo, in particolare: sull’attenzione selettiva e spaziale, sulla capacità di rilevare e risolvere fenomeni d’interferenza (S-R), sulla selezione della risposta e sul controllo inibitorio. È stato dimostrato che l’analisi dell’andamento temporale degli effetti d’interferenza forniscono informazioni sull’efficacia dei meccanismi d’inibizione della risposta. Questa informazione recentemente si è rivelata utile nell’analisi delle funzioni esecutive di controllo in alcune patologie degenerative come il Mild Cognitive Impairment (MCI) e evolutive come l’ADHD. Inoltre, questa misura si è rilevata sensibile agli effetti del trattamento farmacologico. Di grande interesse risulta l’analisi delle attività elettriche cerebrali durante l’esecuzione del compito Simon. Gli ERPs sono delle deflessioni positive o negative (componenti) del potenziale elettrico registrato sullo scalpo, la cui attività è sincronizzata con l’elaborazione degli stimoli e con i processi associati al compito che il soggetto sta svolgendo. Tale approccio offre una finestra dentro il sistema neuro-cognitivo del bambino affetto da ADHD fornendo informazioni temporali e spaziali sui processi coinvolti nell’esecuzione del compito. Analizzando le ampiezze e le latenze degli ERPs, quindi, è possibile descrivere accuratamente la performance di tali pazienti in diversi aspetti dell’elaborazione dell’informazione e di analizzare i tempi di reazione (RT) in funzione dei potenziali stessi.
2012
Atti XXXVIII Congresso Nazionale Societa' Nazionale di Neurologia Pediatrica
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3013728
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact