Con attenzione sociale si intende l’abilità, che generalmente caratterizza gli esseri umani così come altre specie animali, di orientare le proprie risorse attentive in risposta agli indizi spaziali che provengono dagli altri individui. Questi indizi spaziali sono rappresentati, tipicamente, dalla direzione dello sguardo, della testa e dall’orientamento del corpo. La presenti tesi si è focalizzata, principalmente, sul ruolo giocato da alcune variabili di tipo sociale nel modulare tale abilità. Nel Capitolo 1 è discusso il concetto di attenzione sociale e la sua importanza nella regolazione delle interazioni sociali. Nel Capitolo 2 presento quattro studi nei quali ho utilizzato il paradigma di orientamento attentivo mediato dallo sguardo. Questo paradigma consente di valutare il ruolo della direzione dello sguardo nel modulare l’attenzione sociale. In questi quattro studi, le variabili sociali da me manipolate sono state lo status sociale (Studio 1) e l’affiliazione politica (Studio 2). Inoltre, ho approfondito il ruolo dell’apprendimento implicito di variabili sociali sull’orientamento attentivo mediato dallo sguardo (Studio 3). Lo studio finale (Studio 4), ha indagato l’attenzione sociale in pazienti schizofrenici, nei quali l’abilità di elaborare stimoli sociali risulta generalmente compromessa. Nel Capitolo 3, presento un particolare aspetto legato all’attenzione sociale noto come inibizione di ritorno sociale, un fenomeno per il quale gli individui risultano più lenti nel compiere un movimento verso una posizione spaziale precedentemente raggiunta da un altro individuo. In questo caso, ho manipolato la somiglianza percepita tra i partecipanti (Studio 5). In fine, nel Capitolo 4 presento alcune evidenze che sottolineano come la direzione dello sguardo, in combinazione con l’appartenenza etnica, sia una variabile cruciale implicata non solo nei processi attentivi ma addirittura nei processi di codifica e mantenimento dell’identità di un volto nella memoria visiva a breve termine (Studio 6). Per concludere, nel Capitolo 5, una discussione generale sottolinea l’importanza di considerare le variabili sociali nello studio dell’attenzione sociale e invita l’idea di considerare l’utilizzo paradigmi sperimentali sempre più ecologici, in modo tale da permettere di studiare il fenomeno dell’attenzione sociale durante vere interazioni tra individui che avvengono in contesti sociali reali.

Social modulators of social attention

DALMASO, MARIO
2014

Abstract

Con attenzione sociale si intende l’abilità, che generalmente caratterizza gli esseri umani così come altre specie animali, di orientare le proprie risorse attentive in risposta agli indizi spaziali che provengono dagli altri individui. Questi indizi spaziali sono rappresentati, tipicamente, dalla direzione dello sguardo, della testa e dall’orientamento del corpo. La presenti tesi si è focalizzata, principalmente, sul ruolo giocato da alcune variabili di tipo sociale nel modulare tale abilità. Nel Capitolo 1 è discusso il concetto di attenzione sociale e la sua importanza nella regolazione delle interazioni sociali. Nel Capitolo 2 presento quattro studi nei quali ho utilizzato il paradigma di orientamento attentivo mediato dallo sguardo. Questo paradigma consente di valutare il ruolo della direzione dello sguardo nel modulare l’attenzione sociale. In questi quattro studi, le variabili sociali da me manipolate sono state lo status sociale (Studio 1) e l’affiliazione politica (Studio 2). Inoltre, ho approfondito il ruolo dell’apprendimento implicito di variabili sociali sull’orientamento attentivo mediato dallo sguardo (Studio 3). Lo studio finale (Studio 4), ha indagato l’attenzione sociale in pazienti schizofrenici, nei quali l’abilità di elaborare stimoli sociali risulta generalmente compromessa. Nel Capitolo 3, presento un particolare aspetto legato all’attenzione sociale noto come inibizione di ritorno sociale, un fenomeno per il quale gli individui risultano più lenti nel compiere un movimento verso una posizione spaziale precedentemente raggiunta da un altro individuo. In questo caso, ho manipolato la somiglianza percepita tra i partecipanti (Studio 5). In fine, nel Capitolo 4 presento alcune evidenze che sottolineano come la direzione dello sguardo, in combinazione con l’appartenenza etnica, sia una variabile cruciale implicata non solo nei processi attentivi ma addirittura nei processi di codifica e mantenimento dell’identità di un volto nella memoria visiva a breve termine (Studio 6). Per concludere, nel Capitolo 5, una discussione generale sottolinea l’importanza di considerare le variabili sociali nello studio dell’attenzione sociale e invita l’idea di considerare l’utilizzo paradigmi sperimentali sempre più ecologici, in modo tale da permettere di studiare il fenomeno dell’attenzione sociale durante vere interazioni tra individui che avvengono in contesti sociali reali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3015901
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