Lo studio sulla ricezione e le possibili declinazioni degli studi postcoloniali in Italia vuole essere un’indagine critica sullo sviluppo di idee, temi, modi e pratiche di ricerca in ambiti di studio accademico e di riflessione culturale che a vario titolo invocano, usano implicitamente o più decisamente abbracciano una prospettiva postcoloniale. All’origine della ricerca non sta tanto un desiderio di sistematizzazione (una della poche certezze degli studi postcoloniali è il sospetto critico nei confronti di qualsiasi schema classificatorio) quanto la necessità di scardinare una tradizione tutta italiana di protezione dei confini disciplinari che argina le possibilità di confronto ed eventuale condivisione transdisciplinare di criteri d’indagine e di produzione di significato, sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali, che permetterebbero di (ri)aprire i luoghi del sapere, della cultura e della politica. L‘indagine si colloca in una prospettiva storico-concettuale volta a identificare i momenti e i modi di appropriazione del paradigma postcoloniale all’interno di diversi ambiti discorsivi e disciplinari locali. Ciò significa non soltanto considerare le tematiche di studio che esso ha stimolato, o gli ambiti d’intervento che ha permesso di affrontare in modo nuovo; significa anche esaminare l’impatto metodologico e le tipologie d’intervento critico che ha incoraggiato. Dovrebbe inoltre permettere di individuare i tempi e i modi in cui studiosi (critici e teorici) italiani hanno contribuito al panorama locale e globale degli studi postcoloniali.

"Passaggi epistemologici e transiti culturali" © 2013-2017 postcolonialitalia | ISSN 2421-7425

OBOE, ANNALISA
2014

Abstract

Lo studio sulla ricezione e le possibili declinazioni degli studi postcoloniali in Italia vuole essere un’indagine critica sullo sviluppo di idee, temi, modi e pratiche di ricerca in ambiti di studio accademico e di riflessione culturale che a vario titolo invocano, usano implicitamente o più decisamente abbracciano una prospettiva postcoloniale. All’origine della ricerca non sta tanto un desiderio di sistematizzazione (una della poche certezze degli studi postcoloniali è il sospetto critico nei confronti di qualsiasi schema classificatorio) quanto la necessità di scardinare una tradizione tutta italiana di protezione dei confini disciplinari che argina le possibilità di confronto ed eventuale condivisione transdisciplinare di criteri d’indagine e di produzione di significato, sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali, che permetterebbero di (ri)aprire i luoghi del sapere, della cultura e della politica. L‘indagine si colloca in una prospettiva storico-concettuale volta a identificare i momenti e i modi di appropriazione del paradigma postcoloniale all’interno di diversi ambiti discorsivi e disciplinari locali. Ciò significa non soltanto considerare le tematiche di studio che esso ha stimolato, o gli ambiti d’intervento che ha permesso di affrontare in modo nuovo; significa anche esaminare l’impatto metodologico e le tipologie d’intervento critico che ha incoraggiato. Dovrebbe inoltre permettere di individuare i tempi e i modi in cui studiosi (critici e teorici) italiani hanno contribuito al panorama locale e globale degli studi postcoloniali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3021732
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