Lo studio del contatto intergruppi ha da sempre riguardato il tema della generalizzazione, dato che la sua efficacia è legata al fatto che il contatto con singoli individui conosciuti possa alterare le rappresentazioni dei gruppi sociali a cui tali individui appartengono. Recentemente, il tema della generalizzazione è stato ampliato, coinvolgendo l'estensione degli effetti del contatto nei confronti di un outgroup primario a gruppi non direttamente coinvolti nel contatto, detti outgroup secondari. Tale processo di generalizzazione è stato definito "effetto di trasferimento secondario" (STE; Pettigrew, 2009) e la sua presenza è stata verificata in diversi contesti sociali. Tuttavia, la sua efficacia può essere posta in discussione assumendo che la generalizzazione degli atteggiamenti da un gruppo coinvolto nel contatto a gruppi differenti sia semplicemente dovuta ad una propensione individuale all'apertura vs. chiusura nei confronti degli altri. I due studi presentati hanno lo scopo di verificare questa ipotesi alternativa. Lo studio 1 (N=150) indaga il contatto e il pregiudizio nei confronti degli immigrati in Italia e i loro effetti sugli atteggiamenti verso tossicodipendenti e persone con problemi di salute mentale. Controllando l'effetto di autoritarismo di destra, orientamento alla dominanza sociale, valori di apertura e chiusura e della dimensione individuale dell'amicalità, si verifica che lo STE è comunque in parte presente, anche se la sua forza appare minore. Lo studio 2 (N=150) replica tali risultati considerando gruppi differenti (omosessuali uomini e donne come outgroup primario, transessuali e persone anoressiche come outgroup secondari) e includendo tra le variabili individuali anche il fondamentalismo religioso e la desiderabilità sociale. Nel complesso, i risultati dei due studi dimostrano che lo STE è un effetto parzialmente presente al di là di differenze individuali legate ad una generale apertura vs. chiusura nei confronti degli altri.
Contatto intergruppi ed effetti di trasferimento secondario: una questione di differenze individuali?
VOCI, ALBERTO
2013
Abstract
Lo studio del contatto intergruppi ha da sempre riguardato il tema della generalizzazione, dato che la sua efficacia è legata al fatto che il contatto con singoli individui conosciuti possa alterare le rappresentazioni dei gruppi sociali a cui tali individui appartengono. Recentemente, il tema della generalizzazione è stato ampliato, coinvolgendo l'estensione degli effetti del contatto nei confronti di un outgroup primario a gruppi non direttamente coinvolti nel contatto, detti outgroup secondari. Tale processo di generalizzazione è stato definito "effetto di trasferimento secondario" (STE; Pettigrew, 2009) e la sua presenza è stata verificata in diversi contesti sociali. Tuttavia, la sua efficacia può essere posta in discussione assumendo che la generalizzazione degli atteggiamenti da un gruppo coinvolto nel contatto a gruppi differenti sia semplicemente dovuta ad una propensione individuale all'apertura vs. chiusura nei confronti degli altri. I due studi presentati hanno lo scopo di verificare questa ipotesi alternativa. Lo studio 1 (N=150) indaga il contatto e il pregiudizio nei confronti degli immigrati in Italia e i loro effetti sugli atteggiamenti verso tossicodipendenti e persone con problemi di salute mentale. Controllando l'effetto di autoritarismo di destra, orientamento alla dominanza sociale, valori di apertura e chiusura e della dimensione individuale dell'amicalità, si verifica che lo STE è comunque in parte presente, anche se la sua forza appare minore. Lo studio 2 (N=150) replica tali risultati considerando gruppi differenti (omosessuali uomini e donne come outgroup primario, transessuali e persone anoressiche come outgroup secondari) e includendo tra le variabili individuali anche il fondamentalismo religioso e la desiderabilità sociale. Nel complesso, i risultati dei due studi dimostrano che lo STE è un effetto parzialmente presente al di là di differenze individuali legate ad una generale apertura vs. chiusura nei confronti degli altri.Pubblicazioni consigliate
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