Per tradurre dalla lingua di apprendimento alla lingua madre bisogna avere ottime conoscenze della lingua madre, perché vari esperimenti con diversi gruppi di apprendimento hanno mostrato che per effettuare delle buone traduzioni nella lingua madre non basta conoscere bene la grammatica e il lessico della lingua di apprendimento, ma bisogna avere ottime conoscenze della lingua madre. Si è visto che per esempio apprendenti di Scienze Politiche riescono a fare traduzioni migliori su temi di storia, politica e attualità di apprendenti di Mediazione linguistica e culturale che comunque hanno una conoscenza più profonda delle varie categorie grammaticali e dispongono di un lessico più ampio. Per questo motivo occorre elaborare strategie mirate per stimolare le capacità cognitive e inferenziali e le capacità associative, intuitive, la fantasia e anche la «conoscenza del mondo», il «Weltwissen», “un sapere generale, conoscenze ed esperienze vissute sul mondo circostante e sulla società delle quali ogni individuo è a sua conoscenza“; riguarda dunque le “informazioni sul mondo nel quale vive e che vengono memorizzate in ogni organismo vivente” senza le quali non potrebbe sopravvivere. Non è assolutamente più possibile pensare che nel terzo millennio si possa apprendere una lingua in modo segmentato, come lo propongono i libri di testo per l’apprendimento delle lingue, che dividono le competenze in parlare, leggere, scrivere, ascoltare; la competenza di tradurre nella maggior parte non viene neppure presa in considerazione e la competenza grammaticale si trova normalmente quasi sempre alla fine dei vari moduli e/o unità didattiche. Oggi si deve partire dai testi autentici e trattare la grammatica e il lessico insieme al testo, ma soprattutto bisogna mettere in evidenza che una buona conoscenza della lingua madre è fondamentale e che per raggiungere buoni livelli di traduzione, bisogna effettuare un ‘continuo ‘code-switching’ tra la lingua di apprendimento e la lingua madre. Il saggio parla di queste strategie in modo più ampio ed esauriente.
Strategien zur Stimulierung von kognitiven und inferenziellen Fähigkeiten und des ‘Weltwissens’ für das Übersetzen aus der Zielsprache in die Muttersprache
WINKLER PEGORARO, DAGMAR
2014
Abstract
Per tradurre dalla lingua di apprendimento alla lingua madre bisogna avere ottime conoscenze della lingua madre, perché vari esperimenti con diversi gruppi di apprendimento hanno mostrato che per effettuare delle buone traduzioni nella lingua madre non basta conoscere bene la grammatica e il lessico della lingua di apprendimento, ma bisogna avere ottime conoscenze della lingua madre. Si è visto che per esempio apprendenti di Scienze Politiche riescono a fare traduzioni migliori su temi di storia, politica e attualità di apprendenti di Mediazione linguistica e culturale che comunque hanno una conoscenza più profonda delle varie categorie grammaticali e dispongono di un lessico più ampio. Per questo motivo occorre elaborare strategie mirate per stimolare le capacità cognitive e inferenziali e le capacità associative, intuitive, la fantasia e anche la «conoscenza del mondo», il «Weltwissen», “un sapere generale, conoscenze ed esperienze vissute sul mondo circostante e sulla società delle quali ogni individuo è a sua conoscenza“; riguarda dunque le “informazioni sul mondo nel quale vive e che vengono memorizzate in ogni organismo vivente” senza le quali non potrebbe sopravvivere. Non è assolutamente più possibile pensare che nel terzo millennio si possa apprendere una lingua in modo segmentato, come lo propongono i libri di testo per l’apprendimento delle lingue, che dividono le competenze in parlare, leggere, scrivere, ascoltare; la competenza di tradurre nella maggior parte non viene neppure presa in considerazione e la competenza grammaticale si trova normalmente quasi sempre alla fine dei vari moduli e/o unità didattiche. Oggi si deve partire dai testi autentici e trattare la grammatica e il lessico insieme al testo, ma soprattutto bisogna mettere in evidenza che una buona conoscenza della lingua madre è fondamentale e che per raggiungere buoni livelli di traduzione, bisogna effettuare un ‘continuo ‘code-switching’ tra la lingua di apprendimento e la lingua madre. Il saggio parla di queste strategie in modo più ampio ed esauriente.Pubblicazioni consigliate
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