Seguire tramite le sue manifestazioni teoriche il percorso delle avanguardie ceche, caratterizzate dalla persistente tendenza ad oltrepassare generi e singole forme artistiche, significa percorrere un lungo cammino che parte da un’assimilazione della rivoluzione cubista radicale e profonda, attraversa la prova del fuoco della guerra mondiale e giunge all’elaborazione di un’originale analisi teorica dell’arte moderna basata sul binomio poetismo/costruttivismo. Se prima della guerra le spinte avanguardistiche non avevano dato vita a veri e propri manifesti letterari, completamente diversa sarà la strategia comunicativa della generazione successiva che, spesso in polemica con chi l’aveva preceduta, sostituirà alla confusione terminologica delle correnti avanguardistiche prebelliche una radicale teoria rivoluzionaria. Volendo fare terra bruciata delle tendenze artistiche che l’avevano preceduta, perseguirà un’originale fusione tra costruttivismo di marca sovietica e le esperienze delle avanguardie occidentali. L’avanguardia ceca troverà la sua forma espressiva più consona nei numerosi manifesti e testi programmatici di K. Teige, caratterizzati da una forte carica emotiva e dalla fiducia incondizionata nel successo di un programma che avrebbe condotto verso la felicità. Il principale teorico dell’avanguardia ceca, oltre ad aver dato vita a un elaborato sistema teorico basato sulla contrapposizione costruttivismo/poetismo, ha elevato, nel contesto letterario ceco, il manifesto letterario a genere autonomo, al punto che buona parte dei suoi testi degli anni Venti può essere letta come una sorta di lungo compiaciuto manifesto in progress.

Avanguardia/avanguardie: il lungo cammino dell’arte moderna ceca dal cubismo al poetismo attraverso i manifesti letterari

CATALANO, ALESSANDRO
2014

Abstract

Seguire tramite le sue manifestazioni teoriche il percorso delle avanguardie ceche, caratterizzate dalla persistente tendenza ad oltrepassare generi e singole forme artistiche, significa percorrere un lungo cammino che parte da un’assimilazione della rivoluzione cubista radicale e profonda, attraversa la prova del fuoco della guerra mondiale e giunge all’elaborazione di un’originale analisi teorica dell’arte moderna basata sul binomio poetismo/costruttivismo. Se prima della guerra le spinte avanguardistiche non avevano dato vita a veri e propri manifesti letterari, completamente diversa sarà la strategia comunicativa della generazione successiva che, spesso in polemica con chi l’aveva preceduta, sostituirà alla confusione terminologica delle correnti avanguardistiche prebelliche una radicale teoria rivoluzionaria. Volendo fare terra bruciata delle tendenze artistiche che l’avevano preceduta, perseguirà un’originale fusione tra costruttivismo di marca sovietica e le esperienze delle avanguardie occidentali. L’avanguardia ceca troverà la sua forma espressiva più consona nei numerosi manifesti e testi programmatici di K. Teige, caratterizzati da una forte carica emotiva e dalla fiducia incondizionata nel successo di un programma che avrebbe condotto verso la felicità. Il principale teorico dell’avanguardia ceca, oltre ad aver dato vita a un elaborato sistema teorico basato sulla contrapposizione costruttivismo/poetismo, ha elevato, nel contesto letterario ceco, il manifesto letterario a genere autonomo, al punto che buona parte dei suoi testi degli anni Venti può essere letta come una sorta di lungo compiaciuto manifesto in progress.
2014
ManifestAzioni. I manifesti avanguardisti tra performance e performatività
9788857527031
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