La nostra memoria è soggetta a distorsioni. Spesso ci serviamo dei nostri ricordi quando siamo in uno stato emotivo particolare e talvolta sono gli eventi stessi emotivamente carichi ad influenzare il recupero. Ricerche recenti suggeriscono che misure di working memory (WM) sono negativamente correlate alla produzione di falsi ricordi e che i tratti ansioso-depressivi favoriscono i falsi ricordi a valenza negativa. Il presente studio ha l’obiettivo di studiare il ruolo delle differenze individuali in WM verbale e visuo-spaziale, memoria a breve termine (span di cifre) e stati affettivi (questionari per ansia, depressione e ruminazione) nella produzione di falsi ricordi emotivi. Studenti universitari (N=103) hanno partecipato allo studio. E’ stato somministrato un paradigma di memoria di riconoscimento per fotografie (a valenza neutra, positiva o negativa) rappresentanti diversi script; esso consente di rilevare errori gap-filling (i.e., ricordare erroneamente un evento coerente con lo script) e causali (ricordare erroneamente la causa non vista dell’effetto di un’azione contenuta nello script). I risultati principali sono i seguenti: in generale, gli eventi da ricordare emotivamente carichi (positivi e negativi) proteggono gli individui dai falsi ricordi causali, rispetto agli eventi neutri. Inoltre, i gruppi con Bassa WM verbale e Basso span all’indietro producono più errori causali negativi rispetto alle controparti Alta WM e Alta MBT. Un simile pattern di risultati si è verificato per il gruppo con Alti e Bassi tratti ansioso-depressivi. Infine, il gruppo Alta ruminazione produce un maggior numero di falsi ricordi rispetto al gruppo Bassa ruminazione. Importanti implicazioni pratiche per la testimonianza emergono da questo studio. Soprattutto, l’importanza di considerare le differenze individuali in WM e MBT quando si deve valutare la memoria per eventi emotivamente carichi, così come la presenza di tratti ansioso-depressivi al momento della codifica degli eventi.

Falsi ricordi per eventi emozionali: Il ruolo delle differenze individuali nella memoria di lavoro e nei tratti ansioso-depressivi

MIRANDOLA, CHIARA;TOFFALINI, ENRICO;PAZZAGLIA, FRANCESCA;CORNOLDI, CESARE
2014

Abstract

La nostra memoria è soggetta a distorsioni. Spesso ci serviamo dei nostri ricordi quando siamo in uno stato emotivo particolare e talvolta sono gli eventi stessi emotivamente carichi ad influenzare il recupero. Ricerche recenti suggeriscono che misure di working memory (WM) sono negativamente correlate alla produzione di falsi ricordi e che i tratti ansioso-depressivi favoriscono i falsi ricordi a valenza negativa. Il presente studio ha l’obiettivo di studiare il ruolo delle differenze individuali in WM verbale e visuo-spaziale, memoria a breve termine (span di cifre) e stati affettivi (questionari per ansia, depressione e ruminazione) nella produzione di falsi ricordi emotivi. Studenti universitari (N=103) hanno partecipato allo studio. E’ stato somministrato un paradigma di memoria di riconoscimento per fotografie (a valenza neutra, positiva o negativa) rappresentanti diversi script; esso consente di rilevare errori gap-filling (i.e., ricordare erroneamente un evento coerente con lo script) e causali (ricordare erroneamente la causa non vista dell’effetto di un’azione contenuta nello script). I risultati principali sono i seguenti: in generale, gli eventi da ricordare emotivamente carichi (positivi e negativi) proteggono gli individui dai falsi ricordi causali, rispetto agli eventi neutri. Inoltre, i gruppi con Bassa WM verbale e Basso span all’indietro producono più errori causali negativi rispetto alle controparti Alta WM e Alta MBT. Un simile pattern di risultati si è verificato per il gruppo con Alti e Bassi tratti ansioso-depressivi. Infine, il gruppo Alta ruminazione produce un maggior numero di falsi ricordi rispetto al gruppo Bassa ruminazione. Importanti implicazioni pratiche per la testimonianza emergono da questo studio. Soprattutto, l’importanza di considerare le differenze individuali in WM e MBT quando si deve valutare la memoria per eventi emotivamente carichi, così come la presenza di tratti ansioso-depressivi al momento della codifica degli eventi.
2014
Atti del congresso
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