Nel 1930 si celebrò in tutta Europa il bimillenario della nascita di Virgilio. Anche il Messico vi individuò una data simbolica, perché coincideva con il primo centenario della morte di Simon Bolivar, il «libertador» delle Americhe dal giogo spagnolo. Virgilio e Bolivar rappresentavano i due assi portanti dell’identità messicana: cultura latina di popoli precolombiani. A farsi portavoce di una rinascita degli studi classici in Messico fu in tal senso Alfonso Reyes: diplomatico, intellettuale multiforme, riparato in Europa negli anni della Rivoluzione, ambasciatore in Sudamerica fino al 1939. A lui si deve una delle più articolate riflessioni sul mondo classico come punto di incontro, e di integrazione, tra le varie componenti della moderna società messicana, in vista di quella che Vasconcelos avrebbe chiamata «la razza cosmica». Sullo sfondo questioni capitali e secolari: la Conquista spagnola e la cancellazione della cultura autoctona, i moti indipendentisti del XIX secolo, la grande rivoluzione del XX, la definizione di un nuovo modello di cultura e di istruzione pubblica, che riuscisse a integrare nella cultura umanistica di lontana origine europea anche il mondo degli indios. È l’immagine dell’«acqua latina» che ricopre e feconda «le rosse rocce» del suolo americano.
Alfonso Reyes, il Messico e l’idea del classico
BOSSINA, LUCIANO
2014
Abstract
Nel 1930 si celebrò in tutta Europa il bimillenario della nascita di Virgilio. Anche il Messico vi individuò una data simbolica, perché coincideva con il primo centenario della morte di Simon Bolivar, il «libertador» delle Americhe dal giogo spagnolo. Virgilio e Bolivar rappresentavano i due assi portanti dell’identità messicana: cultura latina di popoli precolombiani. A farsi portavoce di una rinascita degli studi classici in Messico fu in tal senso Alfonso Reyes: diplomatico, intellettuale multiforme, riparato in Europa negli anni della Rivoluzione, ambasciatore in Sudamerica fino al 1939. A lui si deve una delle più articolate riflessioni sul mondo classico come punto di incontro, e di integrazione, tra le varie componenti della moderna società messicana, in vista di quella che Vasconcelos avrebbe chiamata «la razza cosmica». Sullo sfondo questioni capitali e secolari: la Conquista spagnola e la cancellazione della cultura autoctona, i moti indipendentisti del XIX secolo, la grande rivoluzione del XX, la definizione di un nuovo modello di cultura e di istruzione pubblica, che riuscisse a integrare nella cultura umanistica di lontana origine europea anche il mondo degli indios. È l’immagine dell’«acqua latina» che ricopre e feconda «le rosse rocce» del suolo americano.Pubblicazioni consigliate
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