L’epiteto di ‘decima Musa’, com’è noto, venne conferito a Saffo dagli antichi stessi, a tal punto preda dell’incanto soffuso nei suoi versi da ricondurli a un’origine divina, olimpia. La decima Musa ebbe tuttavia un differente destino, rispetto alle sue nove ‘sorelle’: divenne infatti fonte di ispirazioni innumerevoli non solo in virtù della facoltà poetica, ma anche grazie alla sua persona (o meglio, personaggio), che fu ri-creato – spesso in chiave leggendaria – dagli autori che a lei si volsero. Seguire nel tempo le orme di una Musa è impresa sempre ardua; particolarmente ardua, nel caso in cui la Musa risorga di continuo, non esclusivamente come spirito e afflato di bellezza, ma, si è detto, anche e soprattutto in qualità di personaggio. I testi riuniti nel presente volume, che risalgono tutti ai decenni fra Settecento e Ottocento, offrono una testimonianza (senza pretese di esaustività, ma rappresentativa della coeva scena letteraria italiana) delle continue rinascite del personaggio-Saffo. Lo studio e la cura di tali opere costituiscono un attraversamento di generi letterari molteplici e compositi: dalle traduzioni ai liberi rifacimenti delle liriche attribuite a Saffo sino alle biografie, dal teatro tragico al ballo mitologico (con varie ibridazioni e contaminazioni) è la storia di un’intera stagione di cultura a dispiegarsi, sul filo di un unico motivo conduttore, sotto gli occhi di chi legge, specialista o appassionato che sia, a conferma della vitalità inesauribile di Saffo quale sorgente non solo di racconto, ma anche di nuove idee sulla poesia, di nuovi modi di fare poesia.

L'altra Musa. Storia (e storie) di Saffo tra Sette e Ottocento

FAVARO, FRANCESCA;
2015

Abstract

L’epiteto di ‘decima Musa’, com’è noto, venne conferito a Saffo dagli antichi stessi, a tal punto preda dell’incanto soffuso nei suoi versi da ricondurli a un’origine divina, olimpia. La decima Musa ebbe tuttavia un differente destino, rispetto alle sue nove ‘sorelle’: divenne infatti fonte di ispirazioni innumerevoli non solo in virtù della facoltà poetica, ma anche grazie alla sua persona (o meglio, personaggio), che fu ri-creato – spesso in chiave leggendaria – dagli autori che a lei si volsero. Seguire nel tempo le orme di una Musa è impresa sempre ardua; particolarmente ardua, nel caso in cui la Musa risorga di continuo, non esclusivamente come spirito e afflato di bellezza, ma, si è detto, anche e soprattutto in qualità di personaggio. I testi riuniti nel presente volume, che risalgono tutti ai decenni fra Settecento e Ottocento, offrono una testimonianza (senza pretese di esaustività, ma rappresentativa della coeva scena letteraria italiana) delle continue rinascite del personaggio-Saffo. Lo studio e la cura di tali opere costituiscono un attraversamento di generi letterari molteplici e compositi: dalle traduzioni ai liberi rifacimenti delle liriche attribuite a Saffo sino alle biografie, dal teatro tragico al ballo mitologico (con varie ibridazioni e contaminazioni) è la storia di un’intera stagione di cultura a dispiegarsi, sul filo di un unico motivo conduttore, sotto gli occhi di chi legge, specialista o appassionato che sia, a conferma della vitalità inesauribile di Saffo quale sorgente non solo di racconto, ma anche di nuove idee sulla poesia, di nuovi modi di fare poesia.
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