Il contributo prende in esame le diverse tipologie di nomi propri di persona e di luogo presenti negli scritti giornalistici di Ippolito Nievo, ricavandone che essi, in quanto il più delle volte non necessari all'andamento del discorso, fanno parte di una strategia comunicativa atta ad allargare a dismisura lo spazio e il tempo dell'orizzonte dei testi, fornendo loro un tratto superficiale di brillantezza "esotica", ma anche costituendo il corrispettivo onomastico e "transnazionale" dell'attitudine linguistica di Nievo al superamento di ogni localismo e alla composizione dei diversi.
«Sono una babilonia, amici»: onomastica e toponomastica negli scritti giornalistici di Nievo
MOTTA, ATTILIO
2014
Abstract
Il contributo prende in esame le diverse tipologie di nomi propri di persona e di luogo presenti negli scritti giornalistici di Ippolito Nievo, ricavandone che essi, in quanto il più delle volte non necessari all'andamento del discorso, fanno parte di una strategia comunicativa atta ad allargare a dismisura lo spazio e il tempo dell'orizzonte dei testi, fornendo loro un tratto superficiale di brillantezza "esotica", ma anche costituendo il corrispettivo onomastico e "transnazionale" dell'attitudine linguistica di Nievo al superamento di ogni localismo e alla composizione dei diversi.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.