Ai fini della comprensione del nesso marxismo-scienze umane, due nuclei teorici appaiono particolarmente rilevanti. Il primo nucleo risiede nella convinzione della centralità della realizzazione individuale all’interno dell’itinerario marxiano. In questa prospettiva confluiscono problematiche relative a scienze umane come la psicologia, la psicoanalisi e l’antropologia filosofica. Il secondo nucleo teorico è fornito da una questione che intreccia direttamente il discorso marxiano con la disciplina dell’antropologia in senso stretto, vale a dire l’analisi delle forme produttive precapitalistiche. Nella trattazione del rapporto fra scienze umane e marxismo, iniziamo dalla prima problematica, relativa alla struttura dell’individualità, e in seguito affronteremo la seconda problematica, che concerne l’antropologia come disciplina. In riferimento alla dimensione individuale, seguiremo il seguente ordine: inizieremo affrontando il nesso psicologia-marxismo, facendo un riferimento specifico al dibattito russo, in seguito rimarcheremo che la relazione indicata, nel mondo occidentale, è stata concepita soprattutto nel senso del rapporto psicoanalisi-marxismo. Da questo punto di vista, indagheremo tale tematica all’interno del cosiddetto "freudo-marxismo", da Reich a Marcuse, e poi metteremo in luce come l’"Anti-Edipo" di Gilles Deleuze e Félix Guattari si configuri come un tentativo di edificare una psicoanalisi materialistica, ma critica nei confronti di Freud e anche del freudo-marxismo. Il richiamo a Deleuze-Guattari farà emergere anche la rilevanza, in termini positivi o critici, della riflessione (e della pratica psicoanalitica) di Jacques Lacan, che ha esercitato un influsso fortissimo sul dibattito francese, anche di impianto marxista. Al riguardo estremamente significativo è l’antiumanesimo radicale di Althusser, in cui confluiscono psicoanalisi e critica all’antropologia filosofica.
Il marxismo nelle scienze umane: psicologia, psicoanalisi e antropologia
BASSO, LUCA
2015
Abstract
Ai fini della comprensione del nesso marxismo-scienze umane, due nuclei teorici appaiono particolarmente rilevanti. Il primo nucleo risiede nella convinzione della centralità della realizzazione individuale all’interno dell’itinerario marxiano. In questa prospettiva confluiscono problematiche relative a scienze umane come la psicologia, la psicoanalisi e l’antropologia filosofica. Il secondo nucleo teorico è fornito da una questione che intreccia direttamente il discorso marxiano con la disciplina dell’antropologia in senso stretto, vale a dire l’analisi delle forme produttive precapitalistiche. Nella trattazione del rapporto fra scienze umane e marxismo, iniziamo dalla prima problematica, relativa alla struttura dell’individualità, e in seguito affronteremo la seconda problematica, che concerne l’antropologia come disciplina. In riferimento alla dimensione individuale, seguiremo il seguente ordine: inizieremo affrontando il nesso psicologia-marxismo, facendo un riferimento specifico al dibattito russo, in seguito rimarcheremo che la relazione indicata, nel mondo occidentale, è stata concepita soprattutto nel senso del rapporto psicoanalisi-marxismo. Da questo punto di vista, indagheremo tale tematica all’interno del cosiddetto "freudo-marxismo", da Reich a Marcuse, e poi metteremo in luce come l’"Anti-Edipo" di Gilles Deleuze e Félix Guattari si configuri come un tentativo di edificare una psicoanalisi materialistica, ma critica nei confronti di Freud e anche del freudo-marxismo. Il richiamo a Deleuze-Guattari farà emergere anche la rilevanza, in termini positivi o critici, della riflessione (e della pratica psicoanalitica) di Jacques Lacan, che ha esercitato un influsso fortissimo sul dibattito francese, anche di impianto marxista. Al riguardo estremamente significativo è l’antiumanesimo radicale di Althusser, in cui confluiscono psicoanalisi e critica all’antropologia filosofica.Pubblicazioni consigliate
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