Inserendosi nel dibattito internazionale sull'agenda per lo sviluppo sostenibile, il volume prende in esame le politiche dell’Unione europea (UE) per la gestione e tutela delle acque, con particolare riferimento all'attuazione della Direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE). Si cerca di capire se e come sia stato possibile sviluppare i nuovi assetti e strumenti di governance richiesti dall'UE nel settore delle risorse idriche in Italia, a partire da alcuni criteri di sostenibilità inerenti specificatamente la dimensione istituzionale. La prima parte dell’indagine ripercorre le principali tappe della strategia per lo sviluppo sostenibile tracciate nell’arena internazionale, mettendo in evidenza quali siano gli elementi caratterizzanti la dimensione politico-istituzionale. Sebbene, implicitamente, gli assetti istituzionali siano stati da sempre riconosciuti come il nodo centrale per raggiungere quanto auspicato nelle Dichiarazioni adottate in sede mondiale, la riflessione puntuale ed esplicita sulle qualità istituzionali necessarie a tale scopo è emersa nel discorso politico internazionale solo di recente. Si andrà, quindi, ad esaminare l’UE come contesto di consolidamento degli strumenti di governance per lo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle politiche atte a diffonderli e rafforzarli. Nella seconda parte del volume, vengono ricostruiti gli elementi salienti delle politiche europee per le acque nel contesto generale dell’evoluzione della strategia europea per lo sviluppo sostenibile, per approfondire poi il quadro regolativo proposto dalla Direttiva con particolare attenzione agli aspetti istituzionali e di governance. La terza parte del libro, infine, analizza l’implementazione della Direttiva in Italia, concentrandosi sugli elementi di continuità e di rottura emersi nelle politiche nazionali rispetto alle policy legacies pre-esistenti. Si cerca di individuare poi i fattori che hanno inciso sui cambiamenti istituzionali e di policy, prendendo in esame il contesto di due distretti idrografici istituiti in seguito al recepimento della Direttiva: il Distretto Padano e il Distretto delle Alpi Orientali. Dall'analisi empirica presentata in quest’ultima parte si evince quanto le variabili contestuali, quali la capacità di collaborazione lungo l’asse cento-periferia, la cultura di coordinamento orizzontale, le conoscenze, gli interessi e le risorse dei singoli attori abbiano influenzato la creazione e la performance degli assetti istituzionali richiesti dalla Direttiva ai fini di garantire una gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche.

La sfida della sostenibilità. Il governo multilivello delle risorse idriche

DOMORENOK, EKATERINA
2011

Abstract

Inserendosi nel dibattito internazionale sull'agenda per lo sviluppo sostenibile, il volume prende in esame le politiche dell’Unione europea (UE) per la gestione e tutela delle acque, con particolare riferimento all'attuazione della Direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE). Si cerca di capire se e come sia stato possibile sviluppare i nuovi assetti e strumenti di governance richiesti dall'UE nel settore delle risorse idriche in Italia, a partire da alcuni criteri di sostenibilità inerenti specificatamente la dimensione istituzionale. La prima parte dell’indagine ripercorre le principali tappe della strategia per lo sviluppo sostenibile tracciate nell’arena internazionale, mettendo in evidenza quali siano gli elementi caratterizzanti la dimensione politico-istituzionale. Sebbene, implicitamente, gli assetti istituzionali siano stati da sempre riconosciuti come il nodo centrale per raggiungere quanto auspicato nelle Dichiarazioni adottate in sede mondiale, la riflessione puntuale ed esplicita sulle qualità istituzionali necessarie a tale scopo è emersa nel discorso politico internazionale solo di recente. Si andrà, quindi, ad esaminare l’UE come contesto di consolidamento degli strumenti di governance per lo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle politiche atte a diffonderli e rafforzarli. Nella seconda parte del volume, vengono ricostruiti gli elementi salienti delle politiche europee per le acque nel contesto generale dell’evoluzione della strategia europea per lo sviluppo sostenibile, per approfondire poi il quadro regolativo proposto dalla Direttiva con particolare attenzione agli aspetti istituzionali e di governance. La terza parte del libro, infine, analizza l’implementazione della Direttiva in Italia, concentrandosi sugli elementi di continuità e di rottura emersi nelle politiche nazionali rispetto alle policy legacies pre-esistenti. Si cerca di individuare poi i fattori che hanno inciso sui cambiamenti istituzionali e di policy, prendendo in esame il contesto di due distretti idrografici istituiti in seguito al recepimento della Direttiva: il Distretto Padano e il Distretto delle Alpi Orientali. Dall'analisi empirica presentata in quest’ultima parte si evince quanto le variabili contestuali, quali la capacità di collaborazione lungo l’asse cento-periferia, la cultura di coordinamento orizzontale, le conoscenze, gli interessi e le risorse dei singoli attori abbiano influenzato la creazione e la performance degli assetti istituzionali richiesti dalla Direttiva ai fini di garantire una gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche.
2011
978-88-13-32210-6
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