La vicenda esistenziale e dolorosa di una persona malata può creare altra sofferenza tra coloro che le stanno vicino o ascoltano la sua storia. Termini quali Compassion Fatigue, Secondary Traumatic Stress Disorder o Vicarious Trauma stanno infatti a indicare i diversi disturbi psico-emotivi derivanti dall’esposizione continuata al dolore altrui. Potenziali vittime di tali disordini sono molti professionisti di area sanitaria, tra questi, in primis, gli operatori impegnati nei contesti critici e pediatrici. In particolare è noto come il bambino possa evocare da sempre negli adulti sentimenti di protezione e sollecitudine spontanea; tuttavia di fronte alla sofferenza o alla morte di un bambino è altrettanto naturale che emergano vissuti di frustrazione e rifiuto, con esiti di distacco emotivo e demotivazione. Il presente testo vuole offrire strumenti di conoscenza, comprensione e gestione di tali dinamiche poiché, secondo una prospettiva pedagogica, soltanto attraverso l’impegno personale, una formazione professionale dedicata e un percorso educativo di metariflessione, è possibile giungere a una sollecitudine consapevole e responsabile: la via più autentica per accogliere, comprendere e aver cura, con passione e intenzione, di coloro che soffrono e soprattutto di coloro che mai si vorrebbero veder soffrire o morire, i figli dell’uomo.

La fatica della cura. Dalla Compassion Fatigue alla Compassion Satisfaction

BOBBO, NATASCIA
2015

Abstract

La vicenda esistenziale e dolorosa di una persona malata può creare altra sofferenza tra coloro che le stanno vicino o ascoltano la sua storia. Termini quali Compassion Fatigue, Secondary Traumatic Stress Disorder o Vicarious Trauma stanno infatti a indicare i diversi disturbi psico-emotivi derivanti dall’esposizione continuata al dolore altrui. Potenziali vittime di tali disordini sono molti professionisti di area sanitaria, tra questi, in primis, gli operatori impegnati nei contesti critici e pediatrici. In particolare è noto come il bambino possa evocare da sempre negli adulti sentimenti di protezione e sollecitudine spontanea; tuttavia di fronte alla sofferenza o alla morte di un bambino è altrettanto naturale che emergano vissuti di frustrazione e rifiuto, con esiti di distacco emotivo e demotivazione. Il presente testo vuole offrire strumenti di conoscenza, comprensione e gestione di tali dinamiche poiché, secondo una prospettiva pedagogica, soltanto attraverso l’impegno personale, una formazione professionale dedicata e un percorso educativo di metariflessione, è possibile giungere a una sollecitudine consapevole e responsabile: la via più autentica per accogliere, comprendere e aver cura, con passione e intenzione, di coloro che soffrono e soprattutto di coloro che mai si vorrebbero veder soffrire o morire, i figli dell’uomo.
2015
9788867874644
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