Si tratta dell'introduzione alla ristampa anastatica della tesi di laurea di Andrea Zanzotto su Grazia Deledda, discussa presso l'Università di Padova il 30 ottobre 1942. La tesi presenta numerosi motivi d'interesse: nonostante il nome di Deledda sia assente nel restante tragitto critico e poetico di Zanzotto maturo, la scelta di laurearsi su uno scrittore contemporaneo è nutrita di ragioni profonde e foriere di futuro nel sistema cririco dell' autore. Il saggio introduttivo mette in luce come il giovane Zanzotto, nella tragedia che incombe su tutti i personaggi deleddiani e nella posizione periferica e insulare della scrittrice sarda, misuri già a suo modo, ricorrendo precocemente a modelli europei (da Rimbaud a Dostoevskij, da Freud e a Wagner ), l’esperienza ulcerante della modernità in rapporto a tutte le periferie premoderne e, conseguentemente, il rapporto tra inconscio e storia.
Tra periferie e modernità: il laureando Andrea Zanzotto
ZINATO, EMANUELE
2015
Abstract
Si tratta dell'introduzione alla ristampa anastatica della tesi di laurea di Andrea Zanzotto su Grazia Deledda, discussa presso l'Università di Padova il 30 ottobre 1942. La tesi presenta numerosi motivi d'interesse: nonostante il nome di Deledda sia assente nel restante tragitto critico e poetico di Zanzotto maturo, la scelta di laurearsi su uno scrittore contemporaneo è nutrita di ragioni profonde e foriere di futuro nel sistema cririco dell' autore. Il saggio introduttivo mette in luce come il giovane Zanzotto, nella tragedia che incombe su tutti i personaggi deleddiani e nella posizione periferica e insulare della scrittrice sarda, misuri già a suo modo, ricorrendo precocemente a modelli europei (da Rimbaud a Dostoevskij, da Freud e a Wagner ), l’esperienza ulcerante della modernità in rapporto a tutte le periferie premoderne e, conseguentemente, il rapporto tra inconscio e storia.Pubblicazioni consigliate
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