Stima sperimentale dell’energia termica dissipata in un volume di controllo all’apice di una cricca sollecitata a fatica

L’innesco e la propagazione di cricche sollecitate a fatica richiede deformazioni plastiche locali, che provocano dissipazione di energia sotto forma di calore. In un lavoro precedente è stato presentato un modello, abbinato ad una tecnica sperimentale per la sua applicazione, che consente di risalire all’energia termica dissipata per unità di volume e per ciclo (parametro Q) a partire da misure di temperatura. Nelle applicazioni fino ad ora effettuate, il parametro Q è stato pensato e valutato come grandezza puntuale per stimare la vita a innesco della rottura per fatica. Volendo estendere il metodo ad intagli via via più acuti rispetto a quelli considerati sino ad ora, è necessario mediare la grandezza Q in un certo volume strutturale in accordo all’idea espressa da Neuber. In questo lavoro, viene proposto e applicato un metodo per stimare l’energia termica specifica per ciclo mediata in un volume di controllo che circonda l’apice di una cricca sollecitata a fatica, Q*.