I contributo presenta in maniera analitica i risultati di una ricerca interdisciplinare condotta sulla grande necropoli di Olmo di Nogara, uno dei sepolcreti più importanti per la ricostruzione dell’assetto delle comunità della media e recente Età del bronzo dell’area terramaricola nord-padana, ma, stanti le sue caratteristiche qualitative e quantitative, anche uno dei complessi funerari più significativi dell’intera protostoria italiana ed europea. La rilevanza della necropoli, scavata a partire dalla fine anni ‘80 del ’900 dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto e databile tra il BM(1/)2 e BR2, è legata sia alla presenza di codici funerari che manifestano in maniera esplicita le distinzioni di età, sesso e rango/ruolo dei defunti, sia, soprattutto, all’eccellente stato di conservazione e alla completezza anatomica dei resti scheletrici umani, appartenenti a soggetti sia adulti sia infantili. La necropoli, a rito misto, consta di oltre 500 sepolture - 471 inumazioni e 62 incinerazioni - e le già citate ottime condizioni di conservazione hanno consentito una studio osteologico completo e analisi chimiche su oltre l’89% del campione. La ricerca ha previsto: 1) la ricostruzione del profilo biologico (sesso, età alla morte, statura, robustezza) di ciascun individuo esaminato, con indagini mirate riguardanti la ricostruzione dello stato di salute e delle possibili attività occupazionali; 2) l’individuazione e l’analisi di eventuali lesioni di origine traumatica - sia accidentali, sia legate a fenomeni di violenza interpersonale - anche mediante l’uso delle più moderne metodologie informatizzate di rilevamento TAC e laser scanner; 3) analisi paleonutrizionali sugli isotopi stabili per la ricostruzione del regime alimentare; 4) rielaborazione complessiva dell’intero comparto dati per la ricostruzione del profilo paleodemografico; 5) integrazione sistematica tra dati antropologici e paleodemografici e evidenze di tipo strettamente archeologico, al fine di giungere alla definizione dell’assetto e dell’organizzazione interna della comunità.

La necropoli della media e recente Età del bronzo di Olmo di Nogara (Verona). Risultati della ricerca osteoarcheologica, paleochimica e paleodemografica

CANCI, ALESSANDRO;CUPITO', MICHELE;PULCINI, MARIA LETIZIA;DALLA ZUANNA, GIANPIERO
2015

Abstract

I contributo presenta in maniera analitica i risultati di una ricerca interdisciplinare condotta sulla grande necropoli di Olmo di Nogara, uno dei sepolcreti più importanti per la ricostruzione dell’assetto delle comunità della media e recente Età del bronzo dell’area terramaricola nord-padana, ma, stanti le sue caratteristiche qualitative e quantitative, anche uno dei complessi funerari più significativi dell’intera protostoria italiana ed europea. La rilevanza della necropoli, scavata a partire dalla fine anni ‘80 del ’900 dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto e databile tra il BM(1/)2 e BR2, è legata sia alla presenza di codici funerari che manifestano in maniera esplicita le distinzioni di età, sesso e rango/ruolo dei defunti, sia, soprattutto, all’eccellente stato di conservazione e alla completezza anatomica dei resti scheletrici umani, appartenenti a soggetti sia adulti sia infantili. La necropoli, a rito misto, consta di oltre 500 sepolture - 471 inumazioni e 62 incinerazioni - e le già citate ottime condizioni di conservazione hanno consentito una studio osteologico completo e analisi chimiche su oltre l’89% del campione. La ricerca ha previsto: 1) la ricostruzione del profilo biologico (sesso, età alla morte, statura, robustezza) di ciascun individuo esaminato, con indagini mirate riguardanti la ricostruzione dello stato di salute e delle possibili attività occupazionali; 2) l’individuazione e l’analisi di eventuali lesioni di origine traumatica - sia accidentali, sia legate a fenomeni di violenza interpersonale - anche mediante l’uso delle più moderne metodologie informatizzate di rilevamento TAC e laser scanner; 3) analisi paleonutrizionali sugli isotopi stabili per la ricostruzione del regime alimentare; 4) rielaborazione complessiva dell’intero comparto dati per la ricostruzione del profilo paleodemografico; 5) integrazione sistematica tra dati antropologici e paleodemografici e evidenze di tipo strettamente archeologico, al fine di giungere alla definizione dell’assetto e dell’organizzazione interna della comunità.
2015
Preistoria e Protostoria del Veneto
9788860450562
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