Il contributo si concentrerà fondamentalmente su due aspetti che caratterizzano l’arte rupestre di Valcamonica e che, se decodificati, possono consentire di ipotizzare alcune delle ragioni che stanno alla base delle scelte iconografiche oggi individuabili sulle rocce. 1) presenza di rappresentazioni apparentemente incomplete, che trovano compiutezza nel rapporto con gli elementi strutturali del contesto. In alcuni casi, che saranno esemplificati, le fratture e la morfologia delle rocce sono infatti componenti fondamentali delle figure, tanto quanto le aree martellinate. L’ipotesi qui proposta è che alla base di questo rapporto profondo tra alcune figurazioni camune e il supporto naturale vi siano (tra le altre) motivazioni di carattere: a) cultuale, forse in parte a componente sciamanica; b) psicologico. In particolare si farà riferimento ai fenomeni di apofenia e pareidolia, ossia alle illusioni sensoriali che portano al riconoscimento di connessioni, schemi o immagini in risposta a stimoli esterni casuali, come possono essere – per l’appunto – le fratture e le forme che il ghiacciaio ha disegnato sulle rocce; 2) rapporti di simmetria. Analogamente a quanto è stato proposto per lo studio delle decorazioni su vasellame ceramico e altri supporti, si analizzeranno alcuni esempi di classi di simmetria interne ed esterne a varie tipologie di raffigurazione camune (con particolare attenzione agli oranti schematici e ai grandi mani) per tentare di fornire una chiave interpretativa delle dinamiche cognitive e culturali alla base di questo tipo di incisioni.
FORME NATURALI, MAPPE COGNITIVE E SCHEMI CULTURALI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELL’ARTE RUPESTRE DI VALCAMONICA: ESEMPI E IPOTESI INTERPRETATIVE
BETTINESCHI, CINZIA
2013
Abstract
Il contributo si concentrerà fondamentalmente su due aspetti che caratterizzano l’arte rupestre di Valcamonica e che, se decodificati, possono consentire di ipotizzare alcune delle ragioni che stanno alla base delle scelte iconografiche oggi individuabili sulle rocce. 1) presenza di rappresentazioni apparentemente incomplete, che trovano compiutezza nel rapporto con gli elementi strutturali del contesto. In alcuni casi, che saranno esemplificati, le fratture e la morfologia delle rocce sono infatti componenti fondamentali delle figure, tanto quanto le aree martellinate. L’ipotesi qui proposta è che alla base di questo rapporto profondo tra alcune figurazioni camune e il supporto naturale vi siano (tra le altre) motivazioni di carattere: a) cultuale, forse in parte a componente sciamanica; b) psicologico. In particolare si farà riferimento ai fenomeni di apofenia e pareidolia, ossia alle illusioni sensoriali che portano al riconoscimento di connessioni, schemi o immagini in risposta a stimoli esterni casuali, come possono essere – per l’appunto – le fratture e le forme che il ghiacciaio ha disegnato sulle rocce; 2) rapporti di simmetria. Analogamente a quanto è stato proposto per lo studio delle decorazioni su vasellame ceramico e altri supporti, si analizzeranno alcuni esempi di classi di simmetria interne ed esterne a varie tipologie di raffigurazione camune (con particolare attenzione agli oranti schematici e ai grandi mani) per tentare di fornire una chiave interpretativa delle dinamiche cognitive e culturali alla base di questo tipo di incisioni.Pubblicazioni consigliate
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