Nell’ambito delle scritture esposte si collocano anche i graffiti carcerari, dunque quelle scritte che i detenuti lasciavano sui muri delle loro celle. Si tratta di corpus ampio, anche cronologicamente, perché va dal tardissimo Medioevo ai giorni nostri, e che si è esaminato nelle sue caratteristiche contenutistiche, oltre che grafiche, valutando nel contempo le forme con cui si presenta, al loro interno, il richiamo al sacro. Si può osservare come nelle parole graffite in carcere vi sia una sorta di polarizzazione antinomica dei sentimenti verso la religione. Da un lato, infatti, il richiamo alla sfera del sacro nasce da un bisogno sincero di conforto, da un altro lato, all’opposto, il rapporto con la divinità si configura in un modo irriverente, quasi blasfemo. In mezzo troviamo manifestazioni che non è facile configurare in modo certo: è il caso dei simboli del divino che riempiono, in una ripetizione a volte ossessiva, i muri, in particolare croci, più o meno semplici.

Segni di libertà. Graffiti in carcere

GIOVE', NICOLETTA
2015

Abstract

Nell’ambito delle scritture esposte si collocano anche i graffiti carcerari, dunque quelle scritte che i detenuti lasciavano sui muri delle loro celle. Si tratta di corpus ampio, anche cronologicamente, perché va dal tardissimo Medioevo ai giorni nostri, e che si è esaminato nelle sue caratteristiche contenutistiche, oltre che grafiche, valutando nel contempo le forme con cui si presenta, al loro interno, il richiamo al sacro. Si può osservare come nelle parole graffite in carcere vi sia una sorta di polarizzazione antinomica dei sentimenti verso la religione. Da un lato, infatti, il richiamo alla sfera del sacro nasce da un bisogno sincero di conforto, da un altro lato, all’opposto, il rapporto con la divinità si configura in un modo irriverente, quasi blasfemo. In mezzo troviamo manifestazioni che non è facile configurare in modo certo: è il caso dei simboli del divino che riempiono, in una ripetizione a volte ossessiva, i muri, in particolare croci, più o meno semplici.
2015
La religione dei prigionieri
978-88-8314-775-3
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