Il tema della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico va trattato tenendo ben presente il concetto di paesaggio ma soprattutto quello di pianificazione del territorio. Affinché tale patrimonio venga tutelato è necessario conoscere il territorio sia da un punto di vista geografico che geomorfologico. È essenziale che si conoscano le criticità del territorio ma anche le sue potenzialità. Solo attraverso un approccio di questo tipo, che consideri il territorio nella sua totalità e complessità, si può pensare ad una sua “corretta” pianificazione, gestione e sviluppo. In questa prospettiva l’analisi integrata di dati vettoriali e raster si pone da un lato l’obiettivo di far conoscere in maniera puntuale i valori e le criticità del territorio, e dall’altro essere un necessario strumento dal quale partire per pianificare in maniera opportuna il territorio. L’obiettivo non è tanto quello di interrogare singolarmente le banche dati ma di proporre una lettura integrata di tali dati. La ricerca geografica, in questo senso, ha dato il suo contributo avvalendosi non solo di studi di terreno ma anche di tecniche e strumenti avanzati come, in questo caso, l’utilizzo del telerilevamento e del GIS. Infatti il lavoro ha riguardato l’analisi delle caratteristiche del territorio evidenziando le sue criticità e i rischi attraverso l’analisi cartografica e delle immagini telerilevate. Il caso studio, per il quale sono state esaminate le caratteristiche geografiche e geomorfologiche, riguarda tre comuni del teramano: Bisenti, Castiglione Messer Raimondo e Montefino. Si tratta di tre comuni collinari situati sulla fascia periadriatica che insieme all’area pedemontana fungono da raccordo tra i rilievi appenninici del massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga (a sud-ovest) e la costa adriatica (ad est). Questo territorio, dal punto di vista geologico e geomorfologico, è di recente formazione e ciò comporta dei diffusi fenomeni franosi di diversa tipologia ed estensione, e il formarsi di morfologie calanchive. A questi fattori naturali si aggiungono sia la sismicità dell’area che le attività antropiche nei pressi dei centri abitati e delle infrastrutture viarie.

La tutela del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico attraverso l'analisi integrata di dati territoriali: caso studio nel Teramano

CASTELLANI, SERENA;
2013

Abstract

Il tema della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico va trattato tenendo ben presente il concetto di paesaggio ma soprattutto quello di pianificazione del territorio. Affinché tale patrimonio venga tutelato è necessario conoscere il territorio sia da un punto di vista geografico che geomorfologico. È essenziale che si conoscano le criticità del territorio ma anche le sue potenzialità. Solo attraverso un approccio di questo tipo, che consideri il territorio nella sua totalità e complessità, si può pensare ad una sua “corretta” pianificazione, gestione e sviluppo. In questa prospettiva l’analisi integrata di dati vettoriali e raster si pone da un lato l’obiettivo di far conoscere in maniera puntuale i valori e le criticità del territorio, e dall’altro essere un necessario strumento dal quale partire per pianificare in maniera opportuna il territorio. L’obiettivo non è tanto quello di interrogare singolarmente le banche dati ma di proporre una lettura integrata di tali dati. La ricerca geografica, in questo senso, ha dato il suo contributo avvalendosi non solo di studi di terreno ma anche di tecniche e strumenti avanzati come, in questo caso, l’utilizzo del telerilevamento e del GIS. Infatti il lavoro ha riguardato l’analisi delle caratteristiche del territorio evidenziando le sue criticità e i rischi attraverso l’analisi cartografica e delle immagini telerilevate. Il caso studio, per il quale sono state esaminate le caratteristiche geografiche e geomorfologiche, riguarda tre comuni del teramano: Bisenti, Castiglione Messer Raimondo e Montefino. Si tratta di tre comuni collinari situati sulla fascia periadriatica che insieme all’area pedemontana fungono da raccordo tra i rilievi appenninici del massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga (a sud-ovest) e la costa adriatica (ad est). Questo territorio, dal punto di vista geologico e geomorfologico, è di recente formazione e ciò comporta dei diffusi fenomeni franosi di diversa tipologia ed estensione, e il formarsi di morfologie calanchive. A questi fattori naturali si aggiungono sia la sismicità dell’area che le attività antropiche nei pressi dei centri abitati e delle infrastrutture viarie.
2013
IL TELERILEVAMENTO PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DEL TERRITORIO
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