Il saggio prende in esame l'operatività di un'azienda serica di fine Settecento, quella gestita da Giovanni Domenico Bonin, attiva a Vicenza nei primi anni della Rivoluzione francese e con una clientela distribuita oltre che nel Triveneto in un'ampia area nell'Europa centrale ed orientale. Il caso riveste particolare interesse per la storia d'impresa, perchè consente di ricostruire il processo di costituzione e di avviamento di un'impresa attiva nel commercio internazionale da parte di una persona esterna al mondo mercantile. Figlio di un tessitore, il Bonin era stato scelto da una famiglia nobile del luogo, i Loschi, affinchè gestisse i loro rilevanti interessi in campo serico pur non possedendo specifiche competenze nel campo del commercio internazionale . L'abbondante documentazione disponibile, formata da corrispondenza e libri contabili, apre quindi una prospettiva originale sull'impresa preindustriale, fornendo un quadro partiolarmente vivido e ricco di dettagli su molti aspetti della sua operatività, come le modalità di ricerca di nuovi clienti, di verifica della solvibilità delle controparti o di trasferimento dei capitali, che in un'azienda più consolidata sarebbero stati considerati di routine e quindi meno chiaramente esplicitati. Lo scoppio delle guerre rivoluzionarie portarono i finanziatori dell'impresa alla scelta di ritirare i loro capitali dal rischioso commercio internazionale per investire in settori meno esposti, quali la produzione di laterizi, determinando quindi la cessazione dell'attività del Bonin.

Trading in Time of Revolution. The Papers of Giovanni Domenico Bonin, Silk Merchant of Vicenza (1787-1793)

VIANELLO, FRANCESCO MARIA
2015

Abstract

Il saggio prende in esame l'operatività di un'azienda serica di fine Settecento, quella gestita da Giovanni Domenico Bonin, attiva a Vicenza nei primi anni della Rivoluzione francese e con una clientela distribuita oltre che nel Triveneto in un'ampia area nell'Europa centrale ed orientale. Il caso riveste particolare interesse per la storia d'impresa, perchè consente di ricostruire il processo di costituzione e di avviamento di un'impresa attiva nel commercio internazionale da parte di una persona esterna al mondo mercantile. Figlio di un tessitore, il Bonin era stato scelto da una famiglia nobile del luogo, i Loschi, affinchè gestisse i loro rilevanti interessi in campo serico pur non possedendo specifiche competenze nel campo del commercio internazionale . L'abbondante documentazione disponibile, formata da corrispondenza e libri contabili, apre quindi una prospettiva originale sull'impresa preindustriale, fornendo un quadro partiolarmente vivido e ricco di dettagli su molti aspetti della sua operatività, come le modalità di ricerca di nuovi clienti, di verifica della solvibilità delle controparti o di trasferimento dei capitali, che in un'azienda più consolidata sarebbero stati considerati di routine e quindi meno chiaramente esplicitati. Lo scoppio delle guerre rivoluzionarie portarono i finanziatori dell'impresa alla scelta di ritirare i loro capitali dal rischioso commercio internazionale per investire in settori meno esposti, quali la produzione di laterizi, determinando quindi la cessazione dell'attività del Bonin.
2015
Merchants in Times of Crises (16th to mid-19th Century)
978-3-515-11060-0
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