In questo contributo si esaminano i principali aspetti giuridici delle strutture termali, nelle quali vengono impiegate acque curative o anche soltanto finalizzate all’igiene personale. Tenuto conto dell’estensione geografica e diacronica del fenomeno, l’attenzione viene riservata segnatamente agli stabilimenti pubblici, dei quali si delinea lo statuto giuridico in età imperiale inquadrando i medesimi nella corretta categoria di 'res' specificamente destinate al vantaggio collettivo e, conseguentemente, assoggettate ad una disciplina coerente con la qualificazione di bene pubblico. Vengono poi indagate le procedure attinenti all’edificazione, manutenzione e gestione dei bagni desumendo da esse, come prevalente, il regime della concessione ai privati, adottato dall’amministrazione per assicurare l’efficienza delle strutture e disciplinato da provvedimenti attributivi di precisi diritti e obblighi. Infine sono prospettati i punti essenziali del “regolamento interno” dettato dal gestore, con riguardo ad utenti, prezzi, orari e servizi offerti all’interno degli stabilimenti; per completezza, si dà conto degli organi legittimati ad esercitare il controllo sulla funzionalità delle attrezzature, nonché la giurisdizione su condotte inadempimenti e fatti illeciti, in presenza dei quali sarebbero state possibili, rispettivamente, l’attivazione di tutele e l’irrogazione di sanzioni predisposte 'ad hoc'.
Aspetti giuridici del termalismo romano
SCEVOLA, ROBERTO GIAMPIERO FRANCESCO
2014
Abstract
In questo contributo si esaminano i principali aspetti giuridici delle strutture termali, nelle quali vengono impiegate acque curative o anche soltanto finalizzate all’igiene personale. Tenuto conto dell’estensione geografica e diacronica del fenomeno, l’attenzione viene riservata segnatamente agli stabilimenti pubblici, dei quali si delinea lo statuto giuridico in età imperiale inquadrando i medesimi nella corretta categoria di 'res' specificamente destinate al vantaggio collettivo e, conseguentemente, assoggettate ad una disciplina coerente con la qualificazione di bene pubblico. Vengono poi indagate le procedure attinenti all’edificazione, manutenzione e gestione dei bagni desumendo da esse, come prevalente, il regime della concessione ai privati, adottato dall’amministrazione per assicurare l’efficienza delle strutture e disciplinato da provvedimenti attributivi di precisi diritti e obblighi. Infine sono prospettati i punti essenziali del “regolamento interno” dettato dal gestore, con riguardo ad utenti, prezzi, orari e servizi offerti all’interno degli stabilimenti; per completezza, si dà conto degli organi legittimati ad esercitare il controllo sulla funzionalità delle attrezzature, nonché la giurisdizione su condotte inadempimenti e fatti illeciti, in presenza dei quali sarebbero state possibili, rispettivamente, l’attivazione di tutele e l’irrogazione di sanzioni predisposte 'ad hoc'.Pubblicazioni consigliate
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