L’articolo presenta alcuni risultati emergenti del progetto internazionale di lungo termine AMPBV (Alto-Medio Polesine - Basso Veronese) volto alla ricerca dell’evoluzione socio-politica fra Età del Bronzo e Prima Età del Ferro di una core-area fra Basso Veronese ed Alto-Polesine centrata sulle “Valli Grandi” (VR). Questa ricerca della c.d. “firma spettrale della complessità” ha esplorato un’estesa gamma di topiche e di metodi di indagine sperimentali con una pregiudiziale opzione (fondata su procedure investigative di nulla o minima intrusività, dal remote sensing, alle prospezioni geofisiche, al field survey, all’esposizione di “finestre stratigrafiche e a limitati saggi di scavo) mirata allo “off-site”: l’assunto portante è che tale dimensione, su cui si proiettano altissimi investimenti energetici di natura essenzialmente infrastrutturale sia funzionali (idraulica, connettività) che di tipo proiettivo/sacrale (ad es. strade rituali e stipi votive), costituisce uno senario attoriale e performativo privilegiato per tracciare le dinamiche di dominanza del potere e svelare le sue strategie di manipolazione ideologica e “camuffamento” che si istanziano in altre sfere di interazione simbolica quali la rappresentazione funeraria (“landscape of death”). Alla fine viene isolato un macro-trend spazio-temporale, apparentemente lineare, di spostamento delle aree nucleari di sviluppo della complessità socio-politica regionale dall’anfiteatro del Garda (BA), alla Bassa Veronese (BM-BR), al Polesine (Frattesina: BF) e alla pianura patavina ( Montagnana ed Este: FE1).

Progetto AMPBV e "off-site power": linee di un percorso critico di complessità sociale

DE GUIO, ARMANDO;BETTO, ANDREA;
2015

Abstract

L’articolo presenta alcuni risultati emergenti del progetto internazionale di lungo termine AMPBV (Alto-Medio Polesine - Basso Veronese) volto alla ricerca dell’evoluzione socio-politica fra Età del Bronzo e Prima Età del Ferro di una core-area fra Basso Veronese ed Alto-Polesine centrata sulle “Valli Grandi” (VR). Questa ricerca della c.d. “firma spettrale della complessità” ha esplorato un’estesa gamma di topiche e di metodi di indagine sperimentali con una pregiudiziale opzione (fondata su procedure investigative di nulla o minima intrusività, dal remote sensing, alle prospezioni geofisiche, al field survey, all’esposizione di “finestre stratigrafiche e a limitati saggi di scavo) mirata allo “off-site”: l’assunto portante è che tale dimensione, su cui si proiettano altissimi investimenti energetici di natura essenzialmente infrastrutturale sia funzionali (idraulica, connettività) che di tipo proiettivo/sacrale (ad es. strade rituali e stipi votive), costituisce uno senario attoriale e performativo privilegiato per tracciare le dinamiche di dominanza del potere e svelare le sue strategie di manipolazione ideologica e “camuffamento” che si istanziano in altre sfere di interazione simbolica quali la rappresentazione funeraria (“landscape of death”). Alla fine viene isolato un macro-trend spazio-temporale, apparentemente lineare, di spostamento delle aree nucleari di sviluppo della complessità socio-politica regionale dall’anfiteatro del Garda (BA), alla Bassa Veronese (BM-BR), al Polesine (Frattesina: BF) e alla pianura patavina ( Montagnana ed Este: FE1).
2015
Preistoria e protostoria del Veneto
9788860450562
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