Il testo prende in considerazione la produzione pittorica di Giuseppe Porta Salviati, negli anni immediatamente successivi il suo arrivo a Venezia nel 1539 al seguito del maestro, soffermandosi particolarmente sul ciclo di tele realizzate per il refettorio dei canonici del convento di Santo Spirito in Isola. L'analisi ne considera lo svolgimento interno tanto sul piano formale che dei significati, in relazione alla vicenda dell'artista, al contesto di committenza e alla ricostruzione ideale dello spazio fisico di provenienza, oggi perduto. I singoli soggetti e le diverse scelte formali e compositive risultano infatti meglio chiarite da una lettura per la prima volta organica del complesso, incentrato sul tema dell'Eucarestia come "pane degli angeli", e riletto alla luce dell'interpretazione agostiniana del dogma e della cultura teologica dei canonici regolari. La riconsiderazione dell'insieme, sia dal punto di vista dello stile che dei significati, riconduce necessariamente al confronto con il ciclo realizzato poco prima da Tiziano per la navata della chiesa, al quale si riallacciano più direttamente le scene bibliche, dipinte dallo stesso Porta Salviati per le due grandi ante d'organo un tempo collocate nella stessa chiesa in cornu evangeli.

Giuseppe Porta Salviati per i canonici veneziani di Santo Spirito in Isola

SAVY, BARBARA MARIA
2016

Abstract

Il testo prende in considerazione la produzione pittorica di Giuseppe Porta Salviati, negli anni immediatamente successivi il suo arrivo a Venezia nel 1539 al seguito del maestro, soffermandosi particolarmente sul ciclo di tele realizzate per il refettorio dei canonici del convento di Santo Spirito in Isola. L'analisi ne considera lo svolgimento interno tanto sul piano formale che dei significati, in relazione alla vicenda dell'artista, al contesto di committenza e alla ricostruzione ideale dello spazio fisico di provenienza, oggi perduto. I singoli soggetti e le diverse scelte formali e compositive risultano infatti meglio chiarite da una lettura per la prima volta organica del complesso, incentrato sul tema dell'Eucarestia come "pane degli angeli", e riletto alla luce dell'interpretazione agostiniana del dogma e della cultura teologica dei canonici regolari. La riconsiderazione dell'insieme, sia dal punto di vista dello stile che dei significati, riconduce necessariamente al confronto con il ciclo realizzato poco prima da Tiziano per la navata della chiesa, al quale si riallacciano più direttamente le scene bibliche, dipinte dallo stesso Porta Salviati per le due grandi ante d'organo un tempo collocate nella stessa chiesa in cornu evangeli.
2016
Francesco Salviati «spirito veramente pellegrino ed eletto»
978-88-98229-63-5
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